Musica classica: differenze tra le versioni
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La crescente complessità della musica ha fatto nascere l'esigenza di studiarne logicamente le componenti e le relazioni fra esse, portando alla nascita di una disciplina nota come [[analisi musicale]]. L'analisi di una composizione mira a raggiungere una maggiore comprensione della musica tramite lo studio formale delle sue strutture e ha grandissima utilità non solo nella didattica compositiva (insegnando modelli sui quali basarsi per strutturare le proprie idee musicali) e interpretativa (aiutando l'esecutore a capire il funzionamento interno di una composizione e permettendo quindi di esprimerla al meglio), ma anche nell'ascolto, permettendo di seguire in maniera molto più chiara il discorso musicale e di apprezzarne le sottigliezze. L'analisi musicale nasce come disciplina sistematica e rigorosa a partire dalla fine dell'Ottocento, ma i principali concetti analitici sono ben precedenti, si rinvengono già nel Seicento e i sono gradualmente sviluppati nel seguito.<ref>Ian D. Bent, Anthony Pople, ''Analysis'' in {{cita|Sadie, Tyrrell||Grove}}.</ref>
Per soddisfare le necessità tecniche e di espressività musicale richieste dalla complessità delle composizioni, gli esecutori della musica classica devono raggiungere standard elevati di maestria tecnica. Si richiede un notevole livello di conoscenza della scrittura musicale, una buona [[lettura a prima vista]], capacità ed esperienza nel suonare in [[gruppo musicale|ensemble]], conoscenza approfondita dei principi di [[Tonalità (musica)|tonalità]] e [[armonia]], conoscenza della [[musica antica#Notazione ed esecuzione|prassi esecutiva]] e familiarità con lo stile e il linguaggio musicale inerente ad un determinato compositore, periodo o stile musicale. Tutto ciò si riflette nella necessità da parte dei musicisti classici di molto studio, articolato in un lungo percorso formativo, e di una elevata scolarizzazione, generalmente in misura molto maggiore rispetto ai musicisti che praticano generi "popolari". Questo ha portato nel corso della storia alla nascita e allo sviluppo di scuole di alta formazione, tra cui i [[conservatorio|conservatori]], dedicate allo studio della musica classica.<ref>William Weber, Denis Arnold, Cynthia M. Gessele, Peter Cahn, Robert W. Oldani, Janet Ritterman, ''Conservatories'' in {{Cita|Sadie, Tyrrell||Grove}}.</ref>
==Storia==
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