DC Comics: differenze tra le versioni
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Nei primi anni novanta la ''DC'' cade nello stesso errore di programmazione e marketing della rivale ''Marvel'' e di molti altri editori indipendenti. Infatti il duo ''Marvel-DC'' aumenta continuamente le offerte di nuove serie, miniserie e storie-evento che collegano decine di testate e talvolta centinaia di personaggi<ref name=ch93/>. Il tutto è accompagnato da una riduzione della qualità media degli albi dei supereroi e un aumento del prezzo di copertina<ref name=ch93/>. Il problema è che non esiste un mercato in grado di sostenere questo tipo di offerta e dopo il 1993 inizia un crollo delle vendite che porta entro il 1996 alla pubblicazione del 70% in meno di nuove serie rispetto solo a tre anni prima<ref name=ch93/>. La Marvel Comics che è passata dal produrre 40 titoli al mese nel 1985 a 140 nel 1993, si trova in estrema difficoltà e dichiara bancarotta il 27 dicembre 1996<ref name=ch93/>. La stessa ''DC'' soffre il momento negativo ma la gestione Khan-Levitz-Giordano riesce con una certa lungimiranza a prevedere la necessità di allargarsi verso nuovi lettori non legati al mercato speculativo del decennio e non necessariamente interessati al genere supereroistico. In segito a questa visione del mercato si cominciano a delineare progetti editoriali che diversifichino le proposte della casa editrice.
Il progetto di maggior successo (e ancora attivo oggi) è la creazione dell'imprint [[Vertigo]] sotto la direazione di Karen Berger, che debutta nel 1993 con la miniserie Neil Gaiman e Chris Bachalo [[Death: l'alto costo della vita]] e la miniserie ''Enigma'' di Peter Milligan e Duncan Fegredo<ref name=les224>Les Daniels, ''op.cit.'', pp.224-225</ref>. A queste si uniranno poi altre serie regolari già in corso di pubblicazione quali [[Hellblazer]], [[Swamp Thing]], [[Shade, the Changing Man]], [[Animal Man]] e la [[Doom Patrol]]<ref name=les224/>. Tutte queste testate hanno già visto il loro battesimo tra gli anni ottanta e i primi anni novanta e rientravano tra quelle serie che la ''DC'' definiva come "suggerite per un pubblico adulto"<ref name=les224/>. La creazione della Vertigo è quindi un processo già iniziato diversi anni prima (grazie a Dick Giordano, Karen Berger e Paul Levitz) e destinato a creare serie a fumetti indirizzate ad un pubblico adulto, con arte e soggetti innovativi e un approccio svincolato dai comics mainstream<ref name=les224/>. Bisigna aggiungere che questo è reso possibile dall'arrivo della prima ''Invasione di autori britannici'' (o ''British Invasion'') nei comics d'oltreoceano<ref name=les224/>. Molti di questi titoli sono infatti in mano ad autori e artisti britannici come ad esempio la pluripremiata serie [[The Sandman]] di Neil Gaiman, l'opera che insieme alla Swamp Thing di [[Alan Moore]] e alle serie di Grant Morrison (quali ''Animal Man'' e ''Doom Patrol'')
Il 1993 vede anche il lancio di un altro imprint, con una gestione ancora più autonoma di quanto fosse quella di Karen Berger per la Vertigo. Si tratta della linea di comics ''Milestone'' fondata da quattro autori di origine afroamericana quali [[Dwayne McDuffie]] (redattore), [[Denis Cowan]] (direttore editoriale), [[Derek Dingle]] (presidente) e [[Michael Davis]] (consulente creativo, ma solo per breve tempo)<ref name=les232>Les Daniels, ''op.cit.'', pp.232-233</ref>. McDuffie sostiene che nei comics americani i principali protagonisti siano bianchi di origine caucasica e gli eroi di colore siano rappresentati solo in ruoli secondari e spesso vittima di stereotipi<ref name=les232/>. Questo vale anche quando si rappresentano supereroi o supercriminali di origine asiatica, latina, slava o qualsiasi altra etnia non conforme a quella ritenuta dominante in Nord America<ref name=les232/>. La ''Milestone'' viene quindi creata nel 1992 da autori che desiderano creare nuovi supereroi (soprattutto afroamericani) che rappresentino correttamente le diversità etniche e culturali di cui fanno parte. La nuova etichetta ha però bisogno di appoggiarsi ad un editore che distribuisca le sue creazioni, garantendo al contempo piena libertà crareativa. Jenette Khan e Paul Levitz accettano che sia la ''DC Comics'' a proporre questa nuova linea di fumetti multietnici in accordo al programma di diversificazione delle proproste intrapreso con la Vertigo<ref name=les232/>. Così come accade con quest'ultima, gli albi ''Milestone'' escono con un loro simbolo sulla copertina e godono di piena indipendenza dalle linee editoriali del ''DC Universe''<ref name=les232/>. Il primo albo debutta ad aprile del 1993 ed è la serie regolare ''Hardware'' di McDuffie-Dwayne-Palmiotti. Il protagonista è un eroe di colore che sviluppa una armatura high-tech in stile Iron Man<ref name=les232/>. La seconda serie esce il mese successivo e ci presenta ''Icon'', da molti definito un ''Black Superman''<ref name=les232/> anche se la dinamica delle storie, incentrate spesso su ''Rocket'' (una ragazzina divenuta sidekick di Icon), sono alquanto differenti<ref name=les232/>. La creazione più famosa e longeva rimane però ''Static'', che debutta a giugno del 1993 e vedrà dedicarsi anche una serie animata per la televisione dal titolo [[Static Shock]]. Altre serie pubblicate sono: ''Blood Syndacte'', ''Kobalt'', ''Shadow Cabinet'', ''Xombi'', ''Deathwish''<ref name=les232/>. La Milestone non riesce a superare la crisi di vendite della seconda metà degli anni novanta e chiude nel [[1997]]<ref>Le quattro serie di lancio dell'etichetta: ''Hardware'',''Bloody Syndacate'', ''Icon'' e ''Static'', chiudono tutte tra il 1996 e il 1997</ref>. La serie più longeva è ''Hardware'' che dura 50 numeri e finisce il suo run ad aprile di quell'anno<ref>AA.VV. (testi e disegni), ''Hardware'' nn.1-50, DC Comics-Milestone, New York, 1993-1997</ref>.
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=== Il periodo anteguerra (1939-1940) ===
Il debutto del primo fumetto ''DC'' avviene sul n.19 della serie ''Gli Albi dell'Audacia'' del 2 luglio [[1939]] delle Edizioni Juventus<ref name=dci1>{{cita news|url=http://www.mangaforever.net/62978/dc-comics-in-italia-una-sfortunata-vita-editoriale-lunga-70-anni-speciale|titolo=DC Comics in Italia: una sfortunata vita editoriale lunga 70 anni|accesso=19 marzo 2014}}</ref>. Si tratta di una storia di Superman che però non è tratta dalla serie regolare ''Action Comics'' ma dalle strisce giornaliere realizzate per i quotidiani statunitensi<ref name=dci1/>. Inoltre in ottemperanza alle politiche dell'[[Italia Fascista]] il personaggio viene italianizzato. Di conseguenza il nome di Superman diviene ''Ciclone'' e il simbolo sul petto non prevede più la ''S'' ma i colori della bandiera italiana<ref name=dci1/>. Anche il resto del costume non mantiene i colori originali e le traduzioni e i disegni vengono cambiati radicalmente per dare al fumetto un'ambientazione italica. Viene pubblicato fino al [[1940]] su ''Albi dell'Audacia'', su 2 de ''L'Audace'' (Editore SAEV-Vecchi), su un ''Albogiornale'' (Casa Editrice Vittoria) e su ''Albi Juventus'' (Società editrice Cremona Nuova e Casa Editrice Vittoria)<ref name=dci1/>.
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=== Il primo dopoguerra (1945-1947) ===
Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], i fumetti ''DC'' tornano grazie alla Casa Editrice Milano o Edizioni Milano (poi divenuta Edizioni Mondiali) che tra il [[1945]] e il [[1946]] pubblica una serie antologica senza titolo (ma citata come ''Collezione Uomo Mascherato'' prima serie)<ref name=dci1/>. La pubblicazione ha frequenza settimanale e conta 31 albi (senza data di pubblicazione) nei quali si presentano a rotazione diversi personaggi del periodo [[Golden Age]] della ''DC Comics''<ref name=dci1/>. Superman viene però ancora presentato con diversi nomi generici quali ''L'Uomo d'Acciaio'', ''L'Uomo Mascherato'', ''L'Uomo Prodigio''<ref>{{cita web|url=http://www.glamazonia.it/old/articoli/archeo2.htm|titolo=Le origini di Batman in Italia|accesso=20 marzo2014}}</ref> mentre Batman viene ribattezzato ''L'ala d'acciaio''<ref name=dci1/>. Su questa serie debuttano anche ''Lanterna Verde''/Alan Scott, ''Crimson Avenger'', lo ''Spettro'', ''Hourman'', e ''Sandman''/Wesley Dodds (chimato prima Saetta e poi l'Uomo della Sabbia)<ref name=dci1/>. Le traduzioni sono ancora approssimative e le tavole originali vengono ancora modificate o ridisegnate. Mancano sempre i credits e raramente viene pubblicata una cover delle serie originali<ref name=dci1/>.
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=== L'epoca Mondadori (1954-1974) ===
Nei primi anni cinquanta è la [[Mondadori]] a prendere i diritti per la pubblicazione dei personaggi ''DC'' in Italia e il 16 maggio [[1954]] lancia la serie ''Albi del Falco - Nembo kid''. Il protaginsta è Superman, qui chiamato [[Nembo Kid]] (perdurando l'usanza in auge dal periodo fascista di evitare il nome originale), e le storie sono tratte dalle serie regolari ''Action Comics'' e ''Superman'' (e non più dalle strips dei quotidiani)<ref name=dci2>{{cita web|url=http://www.mangaforever.net/62978dc-comics-in-italia-una-sfortunata-vita-editorile-lunga-70-anni-speciale/2|titolo=DC Comics in Italia: Periodo Mondadori|accesso=23 marzo 2014}}</ref><ref name=dcgaf>{{cita web|url=http://www.glamazonia.it/old/articoli/albifalco/albifalco.htm|titolo=Albi del Falco - Nembo Kid|accesso=23 marzo 2014}}</ref>. Restano i rimaneggiamenti, le traduzioni errate e un Superman senza il suo classico simbolo sul costume. Il formato è a 32 pagine 12,5X18 cm, simile agli ''Albi della Rosa'' che contenevano materiale della Disney<ref name=dcgaf/>. Questa rimane la serie della ''DC'' più longeva pubblicata nel nostro paese, per un totale di 574 numeri nell'arco di circa 16 anni<ref name=dci2/>. Inizialmente è quindicinale per poi passare (dal n.103) a settimanale<ref name=dci2/>. Sul n.33 torna anche il personaggio di Batman, qui chiamato ''Pipistrello'' e dal n.105 arrivano anche per lui le edizioni delle storie delle serie regolari ''Detective Comics'' e ''Batman''<ref name=dci2/>. Da segnalare che sulla collana cominciano ad essere pubblicate storie prese in ordine sparso dalle serie denominate ''Superman Family''.
▲Nei primi anni cinquanta è la [[Mondadori]] a prendere i diritti per la pubblicazione dei personaggi ''DC'' in Italia e il 16 maggio [[1954]] lancia la serie ''Albi del Falco - Nembo kid''. Il protaginsta è Superman, qui chiamato [[Nembo Kid]] (perdurando l'usanza in auge dal periodo fascista di evitare il nome originale), e le storie sono tratte dalle serie regolari ''Action Comics'' e ''Superman'' (e non più dalle strips dei quotidiani)<ref name=dci2>{{cita web|url=http://www.mangaforever.net/62978dc-comics-in-italia-una-sfortunata-vita-editorile-lunga-70-anni-speciale/2|titolo=DC Comics in Italia: Periodo Mondadori|accesso=23 marzo 2014}}</ref><ref name=dcgaf>{{cita web|url=http://www.glamazonia.it/old/articoli/albifalco/albifalco.htm|titolo=Albi del Falco - Nembo Kid|accesso=23 marzo 2014}}</ref>. Restano i rimaneggiamenti, le traduzioni errate e un Superman senza il suo classico simbolo sul costume. Il formato è a 32 pagine 12,5X18 cm, simile agli ''Albi della Rosa'' che contenevano materiale della Disney<ref name=dcgaf/>. Questa rimane la serie della ''DC'' più longeva pubblicata nel nostro paese, per un totale di 574 numeri nell'arco di circa 16 anni<ref name=dci2/>. Inizialmente è quindicinale per poi passare (dal n.103) a settimanale<ref name=dci2/>. Sul n.33 torna anche il personaggio di Batman, qui chiamato ''Pipistrello'' e dal n.105 arrivano anche per lui le edizioni delle storie delle serie regolari ''Detective Comics'' e ''Batman''<ref name=dci2/>. Da segnalare che sulla collana cominciano ad essere pubblicate storie prese in ordine sparso dalle serie denominate ''Superman Family''. Dal n.47 arriva Superboy, qui chiamato ''Nembo Kid Ragazzino''<ref name=dcgaf/>, con storie tratte da [[Adventure Comics]] e ''Superboy''<ref name=dcgaf/>. Dal n.50 vengono anche presentate storie tratte da ''Superman's Pal Jimmy Olsen'' e dal n.143 le avventure di Lois Lane tratte da ''Superman's Girlfriend Lois Lane''<ref name=dcgaf/>. Supergil arriva nel n.197 ma viene ribattezzata ''Nembo Star''<ref name=dcgaf/>. Nel n.221 viene pubblicata la prima storia in Italia della Legione dei Supereroi, qui chiamata ''Legione degli Ultra Eroi''<ref name=dcgaf/>.
Il 20 giugno 1960 nasce anche l'almanacco mensile ''Superalbo - Nembo Kid'' (poi divenuto ''Batman - Nembo Kid''), un mensile di 68 pagine in grande formato dove si possa dare più spazio alle nuove storie e personaggi nati negli Stati Uniti con l'inizio della [[Silver Age]] dei comics<ref name=dcgaf/>. Su questa nuova serie vengono presentate con una certa conntinuità le storie della Legione dei Supereroi di [[Jim Shooter]] e Flash II ([[Barry Allen]]) di ''John Broome'' e ''Carmine Infantino'', anche se queste sono presentate a zig-zag anche su gli ''Albi del Falco''<ref name=dcgaf/>. Su ''Superalbo - Nembo Kid'' n.20 viene presentata la celebre storia [[Flash dei due mondi]]<ref name=dci2/>, tratta da ''Flash (Vol.1)'' n.123, in cui Barry incontra il Flash della ''Golden Age'' [[Jay Garrick]], dando origine al primo Multiverso DC<ref name=dci2/>. Anche se in maniera approssimativa e arbitraria, la Mondadori pubblica diverse storie di alcuni personaggi ''Silver Age'' quali Green Lantern II ([[Hal Jordan]]), Freccia Verde, la [[Justice League of America]] (qui chimata ''Amici della legge'') e [[Teen Titans]] (come ''Giovani Titani'')<ref name=dcgaf/>. Una vera rivoluzione (per la nostra editoria) avviene con il n.529 di ''Albi del Falco'' dove finalmente ''Superman'' prende in Italia il suo nome originale il quale appare anche in copertina<ref name=dci2/>. Anche il suo costume ci viene presentato nella versione originale e dal n.575 (aprile 1967) il titolo della collana diviene ''Superman'' assumendo anche un formato molto simile al comic-book originale (solo poco più largo e basso)<ref name=dci2/>. Da notare che nel dicembre 1966 viene anche lanciata una serie dal titolo ''Batman'' che cerca di sfruttare la rinnovata popolarità del personaggio in seguito alla prima forma di batmania seguita alla trasmissione degli episodi dello show televisivo con Adam West<ref name=dci2/>. Nel [[1968]] c'è un salto di qualità nell'edizione Mondadori sia di ''Superman'' che di ''Batman'', il formato è ormai quasi identico a quello del comic book originale e la metà delle pagine sono a colori e le traduzioni migliorano, la periodicità è quattordicinale<ref name=dci2/>. Questo però non basta a bloccare la perdita di lettori e una progressiva disaffezione per i personaggi ''DC'' ormai reduci da decenni di edizioni alterate, censurate e disorganiche, con i nomi degli stessi supereroi e supercriminali quasi mai fedeli agli originali e nessun rispetto per la [[continuity]] dell'universo fumettistico di riferimento<ref name=dci2/>. A marzo del [[1970]] chiude ''Superman'' (con il n.651) e ''Batman'' (con il n.82)<ref name=dci2/>. Il mese successivo l'[[Editoriale Corno]] da inizio all'epoca ''Marvel'' in Italia con la pubblicazione de ''L'Uomo Ragno'' n.1 (aprile 1970) a cui fa seguito ''Devil'' il mese dopo (maggio 1970)<ref name=dci3/>. ''Il Mitico Thor'' e i ''Fantastici Quattro'' escono nel 1971<ref name=dci3/>. Gli albi di supereroi della ''Corno'' godono di buone traduzione e ottime colorazioni (se paragonate a quelle Mondadori)<ref name=dci3/>, inoltre non soffrono di rimaneggiamenti (se non lievi) e presentano ai lettori un nuovo universo fumettistico che risulta essere da subito più coerente e attuale rispetto a quello della ''DC Comics''<ref name=dci3/>.
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=== Dopo il 2006 ===
Dal [[2006]] gli editori che hanno tradotto in [[Lingua italiana|italiano]] gli albi della DC Comics sono stati quattro: la Planeta DeAgostini (che ha rilevato i diritti precedentemente detenuti dalla Play Press) per gli "eroi classici" e le serie [[Vertigo]], la [[Magic Press]] per la divisione [[Wildstorm]] e la [[Kappa Edizioni]] per le storie di [[The Spirit|Spirit]] e i [[graphic novel]] di [[Will Eisner]], [[Panini Comics]] che propone la nuova serie di Spirit di [[Darwyn Cooke]].
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