Musica classica: differenze tra le versioni

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La visione della musica è quindi condizionata dalla storia della ricezione della musica stessa, e varia nel tempo anche in seguito all'evoluzione dei contesti sociali nei quali la musica si inseriva, spesso in maniera molto precisa e funzionale. Quindi per l'evoluzione del panorama religioso la raffinatissima polifonia sacra rinascimentale rimane poco conosciuta, analogamente per la trasformazione del teatro da salotto mondano e sfarzo delle corti a moderna sala da concerto si è perso l'interesse per il teatro d'opera del Seicento e, salvo poche eccezioni, del Settecento.<ref name=carrozzo255 /> Nel corso del Novecento tuttavia si è sviluppata tantissimo la storiografia musicale e, soprattutto a partire dagli anni Sessanta/Settanta, la filologia musicale e lo studio della prassi esecutiva storica, grazie alle quali moltissima musica del passato è stata studiata e viene nuovamente eseguita e registrata.
 
Per motivi analoghi, l'importanza e la celebrità dei compositori è mutata notevolmente nel corso del tempo, non deve quindi stupire che anche quelli che oggi sono reputati i nomi più grandi della storia venissero visti in maniera notevolmente diversa in passato, e analogamente grandi nomi del passato oggi siano stati notevolmente ridimensionati. Ad esempio la musica di [[Johann Sebastian Bach|Bach]], già fuori moda negli ultimi anni della sua vita, è stata dimenticata e dopo la sua morte era nota e studiata solo come interesse teorico e formale da una limitata cerchia di eruditi, ed è stata riscoperta e riportata all'attenzione del grande pubblico solo nel 1829, quando [[Felix Mendelssohn]] diresse una esecuzione della [[Passione secondo Matteo]]: la sua musica infatti, dopo essere stata dimenticata per il venir meno della sua funzione ecclesiastica e cortigiana, ha trovato una nuova collocazione nel contesto delle nuove tendenze del Romanticismo, che le ha dato nuova vita nelle sale da concerto.<ref name=carrozzo255 /> Analogamente, mentre dei tre nomi che oggi quasi identificano il [[Classicismo (musica)|Classicismo]], ovvero [[Franz Joseph Haydn|Haydn]], [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] e [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], solo il primo sarebbe stato riconosciuto a tali vertici da un pubblico dell'epoca contemporanei, essendo celebrato come il più grande compositore vivente dei suoi tempi, mentre a Mozart con buona probabilità sarebbe stato anteposto ad esempio [[Antonio Salieri|Salieri]]<ref>Il nome di Salieri è ritornato famoso soprattutto dopo la pubblicazione del film ''[[Amadeus (film)|Amadeus]]'', basato sull'[[Amadeus (Shaffer)|omonimo dramma]] di [[Peter Shaffer]]; questo ha però trasmesso una immagine totalmente distorta e storicamente inconsistente del compositore italiano, che viene ritratto come accecato dall'invidia verso Mozart e viene addirittura ritenuto responsabile della sua morte.</ref> e a Beethoven [[Gioacchino Rossini|Rossini]].<ref>{{cita|Carrozzo, Cimagalli|vol. 2, p. 355|Carrozzo}}.</ref>
 
=== Legame con la musica dell'antichità ===