Giovanni Attilio Arnolfini: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Partito per [[Roma]] dove finì gli studi di [[teologia]] e giurisprudenza, divenne poi idrologo famoso del suo tempo. In seguito nel [[1761]] divenne magistrato, quindi sopraintendente alle acque e curò in particolare modo i fiumi vicino a [[Camaiore]]. Si racconta che dopo aver esaminato molti progetti in merito fece costruire un canale con il quale bonificò il tratto paludoso. Fu inoltre l’autore di notevoli lavori che riguardavano il [[Serchio]] e il [[Reno]] nel [[1784]] quando vi era [[Pio VI]] che gli offrì gli onori del caso. Successivamente fu chiamato in tutta Europa quando nobili e principesse avevano problemi legati ai fiumi nei loro possedimenti. Nel [[1768]] giunse a Terranova ed incaricato dalla principessa [[Famiglia Grimaldi|Grimaldi]] di visitare i suoi [[feudo|feudi]]. Ospitato dai Celestini
{{quote|''Erte e faticose sono le vie che conducono a Terranova, fuorché dalla parte posteriore, rivolta verso la montagna, ove la campagna conserva la sua naturale dolcissima acclività. Per questa parte discende nella città una fonte di acqua la quale, se fosse ben tenuta e raccolta, sarebbe molto abbondante. ''|G. Attilio Arnolfini, Dissertazione sopra i feudi della Principessa di Gerace e altre note di viaggio nelle Calabrie nel 1768, Con prefazione e note di Luigi Volpicella, ASC, a. 111-1915, n.3 e segg}}
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