Conventio ad excludendum: differenze tra le versioni
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Tale periodo di "[[quarantena]]" si risolse, dopo le elezioni amministrative del [[1975]] e le successive elezioni politiche del [[1976]], con il [[Governo Andreotti III|governo di solidarietà nazionale]], anche detto "governo della non-sfiducia", guidato da [[Giulio Andreotti]] . Segue il tentativo di "compromesso storico" tentato dal segretario del PCI Berlinguer con l'appoggio del segretario della DC Aldo Moro (1973)
Commentando l'[[autobiografia]] di [[Giorgio Napolitano]], la giornalista [[Barbara Spinelli]] sostiene che la "conventio ad excludendum" sarebbe stata, in buona parte, una "conventio ad auto-excludendum", in quanto sarebbe stato il P.C.I. a non voler scegliere una strada [[Riformismo|riformista]] e a non volersi separare dall'[[Unione Sovietica]].<ref>''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=40&ID_articolo=23&ID_sezione=55&sezione= La questione comunista]'', articolo di [[Barbara Spinelli]] su [[La Stampa]].it del 14 maggio
==Il caso del MSI==
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