Rizzo (famiglia): differenze tra le versioni

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==Storia==
Il [[cognome]] ha subito modifiche ortografiche a seconda dell'epoca e dei rami: in [[antichità]] erano anche denominati Riccio seu Ricci oppure Ritii<ref>A.A.V.V., ''Libro d'Oro della Nobiltà Italiana'' - Ed. IX (Vol. X, 1937-39), Collegio Araldico – Roma (voce Rizzo).</ref> (pron. Rizii). L'unica linea ora superstite, quella cilentana, ha modificato il cognome in Rizzo dei Ritii con [[Regio Decreto|R.D.]] 14/06/[[1941]]<ref>A.A.V.V., ''Libro d'Oro della Nobiltà Italiana'', Ed. X (Vol. XI, 1940-49), Collegio Araldico, Roma (voce Rizzo dei Ritii).</ref>.
I Rizzo discenderebbero secondo la tradizione dai [[Patrizi]] [[romani]] Ritius, i quali, a seguito delle [[invasioni barbariche]], presero nuova dimora sulla [[costiera amalfitana]], da dove originarono il ramo [[Napoli|napoletano]]<ref>Mugnos Filadelfo, ''Teatro genologico delle famiglie nobili titolate feudatarie ed antiche nobili del fidelissimo Regno di Sicilia viuenti ed estinte'', Palermo: per Pietro Coppola, 1647-70 (voce Rizzo).</ref> (poi [[cilento|cilentano]]), da esso quello [[molise|molisano]] ed [[abruzzo|abruzzese]], e la linea [[sicilia|siciliana]]. Lo storico [[Carlo Padiglione]] attribuì l'arme della discendenza di [[Trinacria]] come stemma alternativo del Casato partenopeo<ref>[[Carlo Padiglione]], ''Trenta centurie di armi gentilizie'', [[Napoli]]: Bideri, [[1914]] (''v. ad vocem'': lo stemma indicato come ''alias'' è quello della Linea comitale di Sicilia, non della Linea napoletana).</ref>.
I Rizzo di [[Sicilia]] furono presenti nell'isola dal [[secolo XIV]] all'inizio del [[secolo XX|XX]], quando si estinsero nei [[Conte|Conti]] Riolo<ref>Spreti Vittorio, ''Enciclopedia storico-nobiliare italiana'' (Voll. 9), Milano 1928-36 – voce Riccio o Rizzo.</ref> del Piano. Anche i Rizzoli di [[Piacenza]] deriverebbero dal comune ceppo dei Ricci.
La prima attestazione storica dei Rizzo [[campania|campani]] la abbiamo con Giovanni, il quale fu tra i [[Barone|Baroni]] del [[principato (diritto)|principato]] [[Principato di Salerno|Citra]] che prestarono denaro a re [[Carlo I d'Angiò]] nell'anno [[1276]] (Registro della [[Zecca (moneta)|Zecca]] di [[Napoli]] del [[1276]] e del [[1277]] – foglio 46).