Gerardo D'Ambrosio: differenze tra le versioni
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Nel [[1981]] è assegnato alla Procura Generale di [[Milano]] con funzione di ''Sostituto Procuratore Generale'', per otto anni. In questo periodo ha sostenuto l'accusa nei primi processi per terrorismo e nel processo conseguente allo scandalo dei petroli. Ha condotto inoltre le istruttorie relative agli illeciti del [[Banco Ambrosiano]], che vedeva tra gli altri imputati [[Roberto Calvi]]. Nel [[1989]] è stato nominato ''Procuratore aggiunto'' di [[Milano]] ed ha diretto dapprima il ''Dipartimento criminalità organizzata'' e, dal [[1991]], quello dei reati contro la pubblica amministrazione.
Nel [[1991]] è stato sottoposto con successo ad un [[trapianto di cuore]]<ref>{{Cita news|titolo=
Il 21 maggio [[2012]] il consiglio comunale di [[Santa Maria a Vico]], sua città natale, gli ha negato - con decisione presa a maggioranza - la cittadinanza onoraria, proposta nei mesi precedenti dall'associazione culturale locale ''Ethos Odv''. In fase di discussione il sindaco sammariano Alfonso Piscitelli ([[Il Popolo della Libertà]]) ha dichiarato: «Anche se D'Ambrosio è un nostro illustre cittadino riteniamo non abbia volato troppo in alto, non sia stato al di sopra delle parti»<ref>{{cita web|lingua=|url=http://www.casertaon.it/web/provincia/51-santa-maria-a-vico/19677-il-comune-nega-la-cittadinanza-onoraria-a-gerardo-dambrosio |titolo=Il comune nega la cittadinanza onoraria a Gerardo D’ambrosio|editore=''casertaon.it''|accesso=30 marzo 2014|autore=}}</ref>. È deceduto il 30 marzo [[2014]] all'età di 83 anni.
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