Autonomia scolastica: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia |
Ho aggiornato la descrizione |
||
Riga 1:
Nel rispetto delle direttive ministeriali, per quanto riguarda le scelte didattiche e organizzative è stata introdotta l'autonomia scolastica la quale offre la possibilità agli istituti di poter fare progetti nazionali e internazionali, organizzare l'orario scolastico .
Ogni decisione assunta nell'ambito dell'autonomia deve essere decisa e condivisa durante le riunioni degli Organi collegiali, [[Collegio dei docenti]] e [[Consiglio d'istituto]].
==Origine==
Ha origine con la riforma Berlinguer nel 1996. L'Autonomia scolastica decorre dall'anno scolastico 2000/2001. Trova origine nell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n, 59, dove viene definita l'articolazione dell'attività didattica e si introduce il principio sulla flessibilità oraria dei docenti. Dall'entrata in vigore della legge e del successivo regolamento (D.P.R. n. 275/1999) le singole istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà d'insegnamento e del pluralismo culturale, progetteranno e realizzeranno gli interventi di educazione, formazione ed istruzione adeguandoli a diversi contesti e in coerenza con le finalità del sistema d'istruzione nazionale.
Con l'autonomia si introduce per la prima volta il P.O.F. ([[Piano dell'offerta formativa]]), documento che deve essere elaborato annualmente da ogni istituto e presentato agli utenti del servizio, alunni e famiglie, al momento dell'iscrizione a scuola.
| |||