Letteratura araba: differenze tra le versioni
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== Il periodo classico ==
[[File:Harîrî_Schefer_-_BNF_Ar5847_f.51.jpg|thumb|left|Immagine erroneamente creduta di [[Ibn Battuta|Ibn Baṭṭūṭa]] su un manoscritto delle ''Maqāmāt'' di [[al-Hariri|al-Harīrī]].]]
Alla costituzione dei [[califfi|califfati]] di [[Abbasidi|Baghdad]], del [[Fatimidi|Cairo]] e di [[al-Andalus|Cordova]] corrisponde quello che viene chiamato periodo classico della letteratura araba. L'impero arabo aveva raggiunto la massima espansione, andando dal [[Portogallo]] all'[[India]], ed entro questi vasti territori gli [[Arabi]] erano venuti a contatto con culture come quella [[Bizantini|bizantina]], siriaca, [[Persia|persiana]], [[India|indiana]], imparando a conoscere da vicino [[Ebraismo|ebrei]], [[Cristianesimo|cristiani]], [[Manicheismo|manichei]] e [[Buddismo|buddisti]].
L'avidità di sapere e il desiderio di riscattarsi da una primitiva rozzezza, tipica della vita nel deserto, uniti all'atteggiamento positivo dell'Islam verso il progresso tecnico e scientifico, trasformarono gli Arabi nei continuatori dell'[[Antica Grecia|eredità culturale greca]], da cui trasse beneficio lo stesso Occidente cristiano. All'inizio della dinastia [[Abbasidi|abbaside]] fiorirono studi filologici presso le scuole di [[Bassora]] e di al-[[Kufa]], apparvero le prime traduzioni, fu redatta la prima biografia di Maometto e la prima storia della spedizioni militari.
La poesia si orientò verso uno stile ornato, generando una folta schiera di poeti d'amore come [[Abu Nuwas|Abū Nuwās]] e [[Abu l-
Nel secolo successivo le due scuole di Bassora e Kufa finirono per cedere il passo a quella nuova di Baghdad, fondata dal grande saggista e divulgatore [[Ibn Qutayba]], di origine [[iran]]ica. La storiografia attrasse un gran numero di cultori insigni, quali [[Tabari|al-Ṭabarī]] e [[al-Mas'udi|al-Masʿūdī]], cui si dovranno aggiungere i narratori di viaggi, tra cui l'ebreo spagnolo [[Ibrahim ibn Ya'qub|Ibrāhīm ibn Yaʿqūb]], che nel [[965]] assistette a [[Magdeburgo]] ad un'udienza dell'imperatore [[Ottone I di Sassonia]].
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