Impronta digitale: differenze tra le versioni

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Per quanto riguarda i primordi della storia delle impronte digitali, sono state trovate tavolette [[babilonesi]] risalenti al [[500 a.C.]] (e quasi contemporaneamente anche in [[Cina]]) riguardanti transazioni commerciali e recanti impronte impresse sulla loro superficie, probabilmente utilizzate come una specie di [[firma]] personale o di sigillo del documento.
[[File:FBI Fingerprint experts.jpg|thumb|Esperti dell'FBI analizzano le impronte digitali per l'identificazione delle persone]]
Lo studio vero e proprio delle impronte digitali, che va sotto il nome di [[dattiloscopia]], affonda le sue radici in un passato molto più recente, ma comunque sempre abbastanza lontano dai nostri giorni: le moderne tecniche si sono evolute da studi compiuti per la prima volta alla fine del [[XVII secolo]] d.C.
 
In questo senso, uno dei primi documenti scientifici riguardante le creste cutanee è stato il ''De externo tactus organo anatomica observatio'', redatto nel [[1665]] dallo scienziato [[Marcello Malpighi]], seguito nel [[1684]] dal [[botanico]] e [[fisico]] [[Regno Unito|inglese]] [[Nehemiah Grew]] che si occupò di uno studio sulla struttura delle creste e dei [[pori]].
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;Sistemi
* [[Sistema di riconoscimento biometrico]]
* [[AFIS (informatica)|AFIS]], sistema di identificazione automatica delle impronte digitali
 
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