Faust (Goethe): differenze tra le versioni
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== Trama ==
{{citazione|Avvicinatevi ancora, ondeggianti figure apparse in gioventù allo sguardo offuscato. Tenterò questa volta di non farvi svanire? Sento ancora il mio cuore incline a quegli errori? Voi m'incalzate! E sia, vi lascerò salire accanto a me dal velo di nebbia e di vapori|Goethe, ''Faust'', vv. 1-6 <ref>Traduzione a cura di Patrizio Sanasi, edizione Acrobat.</ref>}}
La dedica dell'opera, scritta nel giugno [[1797]], è rivolta da Goethe agli «amici e i primi amori» della sua [[gioventù]] che riemergono «allo sguardo offuscato», la cui [[nostalgia]] muove il suo canto come il [[vento]] smuove e fa suonare l'[[arpa]] eolia.<ref>Vv. 1-32.</ref>
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