Demetrio Carbone: differenze tra le versioni
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===Grande guerra===
Si distinse durante le campagne del [[1915]] - [[1918]], prima con il grado di [[colonnello]], ottenendo una seconda [[medaglia d'argento al valor militare]] nel [[1915]] durante le operazioni del Monte San Michele.
Con il grado di [[maggior generale]] comandò le brigate Regina (1915),
Raggiunse il grado di [[generale di divisione]] nel [[1923]]. Per i suoi alti meriti la sua biografia è inserita nella prestigiosa Enciclopedia Militare.
▲Con il grado di [[maggior generale]] comandò le brigate Regina (1915), [http://www.frontedolomitico.it/Eserciti/Brigate/FronteDolomiticoBrigataComo.php Como (1917)] e Barletta (1918 fino alla fine della guerra).
===Attività politica===
Nel [[1919]] fu collocato in P.A. e si diede all'attività politica per la sua città. Nel 1920 il sindaco di Reggio Calabria, [[Giuseppe Valentino (sindaco)|on. Giuseppe Valentino]], il sindaco della ricostruzione del 1918, si avvalse della mediazione di due uomini di prestigio professionale e morale, quali il Generale Demetrio Carbone e il marchese Felice Genovese Zerbi, per invitare esponenti di associazioni culturali quali l’Avvocato Sordiello ad aderire al progetto dell’Associazione liberale democratica. L’unione delle liste dell’on. Valentino, seguace di De Nava, del generale Carbone e dei combattenti consentì la costituzione del Partito Democratico Liberale che nel 1920 conquistò le elezioni amministrative a Reggio Calabria, evitando le spaccature paventate da S.E. il Prefetto Coffari che si era prodigato per evitarle.
==Onorificenze==
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