George Smith Patton: differenze tra le versioni
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Acquisì un certo bagaglio di esperienza militare al fianco del generale [[John Pershing|John Joseph Pershing]], nella campagna del [[Messico]] ([[1916]]-[[1917]]) contro [[Pancho Villa]]; durante la spedizione contro Pancho Villa in un conflitto a fuoco uccise Julio Cardenas, il braccio destro di Villa, e venne per questo promosso al grado di [[capitano]]. Seguì Pershing anche quando quest'ultimo fu messo a capo della spedizione americana in [[Europa]], allo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. In Europa, accumulò conoscenze per quanto riguarda l'utilizzo dei [[Carro armato|carri armati]].
=== Operazione ''Torch'' e campagna di Tunisia ===
Nel [[1939]] fu promosso [[tenente colonnello]]; l'anno seguente, allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], divenne [[Maggiore Generale]] e, dopo aver conseguito alcune specializzazioni (ancora nell'uso dei [[mezzi corazzati]]), nel [[1941]], fu messo a capo della [[2nd Armored Division
Il generale dimostrò subito estrema risolutezza e riuscì a riorganizzare le sue forze e sollevare il morale delle truppe molto scosso dopo la serie di sconfitte, ma dal punto di vista operativo non ottenne grandi risultati. Il II corpo d'armata passò all'offensiva il 17 marzo 1943 ma i ripetuti attacchi alla stretta di Maknassy, dal 23 al 25 marzo, vennero respinti dai tedeschi nonostante la netta superiorità di uomini e mezzi degli americani. Il generale Patton riuscì a respingere [[battaglia di El Guettar|un contrattacco di panzer ad El Guettar]] il 24 marzo, ma una nuova serie di attacchi a Fondouk e a El Guettar il 27 e 28 marzo, terminarono con pesanti perdite e scarsi risultati; i difensori italo-tedeschi mantennero le loro posizioni<ref>B. H. Liddell Hart, ''Storia militare della seconda guerra mondiale'', pp. 583-586 e 591-592.</ref>.
Comandò il ricongiungimento delle forze statunitensi con quelle dell'8ª [[Armata]] britannica di [[Bernard Law Montgomery]]. Tra i suoi più stretti collaboratori in questa fase della guerra c'era l'allora maggiore Generale [[Omar Bradley]].
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