Luc d'Achery: differenze tra le versioni
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Nominato bibliotecario, scoprì importanti manoscritti [[patristica|patristici]] e di storia [[storia della Chiesa|ecclesiastica]] medievale: li raccolse e li pubblicò tra il [[1655]] ed il [[1677]] nei XIII volumi dello ''Spicilegium, sive Collectio veterum aliquot scriptorum qui in Galliae bibliothecis, maxime Benedictinorum, latuerunt'', la sua opera principale, continuata da [[Étienne Baluze]] ed [[Edmond Martène]].
Accanto a questa antologia vanno ricordate un'edizione delle ''epistole'' di [[san Barnaba]] ([[Parigi]], [[1645]]); l<nowiki>'</nowiki>''Asceticorum vulgo spiritualium opusculorum Indiculus'' (Parigi, [[1645]]), che servì al suo collega [[Claude Chantelou]] per la preparazione dei cinque volumi della ''Bibliotheca Patrum ascetica'' (Parigi, [[1661]]); la pubblicazione dell<nowiki>'</nowiki>''opera omnia'' del beato [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco di Pavia]] ([[1648]]), degli scritti dell'abate [[Guiberto di Nogent]] ([[1661]]) e della ''Regula Solitaria'' ([[1656]]), guida spirituale per eremiti redatta nel [[IX secolo]] da Grimlaico.
Raccolse anche gran parte del materiale degli ''Acta Ordinis S. Benedicti'', completati e pubblicati da [[Jean Mabillon]], che fu suo collaboratore e allievo e che ne continuò l'opera.
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