Snowpiercer: differenze tra le versioni

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Curtis decide di proseguire con i pochi alleati che gli sono rimasti. Ma arrivati in una sorta di vagone-piscina, il gruppo viene attaccato alle spalle, e il nemico mira specialmente a Yona (visto che un soldato la crede colpevole della morte di un suo amico). Il gruppo riesce a scongiurare anche quest’altra minaccia, ma a caro prezzo: Greg e Tanya, infatti, perdono la vita.
Curtis, Yona e Minsu, gli unici sopravvissuti, decidono allora di proseguire attraversando la locomotiva, dove c’è un decadimento totale dell’umanità. Arrivati all’ultima porta Yona sviene e Mitsu inizia un discorso con Curtis il quale gli rivela le sue colpe: lui non è un eroe, in passato ha ucciso la madre di Edgar ed era pronto ad uccidere anche lui stesso pur di soddisfare la sua fame. Gli rivela inoltre come Gilliam abbia donato il suo braccio pur di salvare il piccolo Edgar ancora in fasce. Mitsu, di fronte a questa rivelazione, gli confessa a sua volta che la locomotiva potrebbe essere anche distrutta, visto che secondo lui lì fuori c’è ancora vita. Ha infatti preparato una bomba con la droga ottenuta per far saltare il treno, ma appena cerca di posizionarla una donna lo ferisce e invita Curtis ad entrare.
Curtis accetta l’invito e arriva nel vagone di testa dove incontra Wilford, quest’ultimo gli rivela che è lui “l’uomo dietro le quinte che l’ha aiutato” e per tuttotutti questoquesti anni periodosi è statosempre d’accordotenuto in contatto, tramite un telefono segreto, con Gilliam per mettere, ciclicamente, in scena una nuova ribellione di seguito all'altra quando nel treno si verificava una situazione di sovraffollamento che metteva in pericolo l'esistenza di tutti; per questo motivo, spiega Wilford, i "poveri" erano continuamente vessati dalle guardie e costretti a vivere in maniera tanto orrenda, proprio per creare le condizioni che portassero alla successiva ribellione, completamente pianificata e organizzata da Wilford e Gilliam; quest'ultimo però, in questa particolare ribellione doveva fare in modo che essa finisse in un massacro nel vagone dei soldati e quindi i "poveri" ormai decimati tornassero in coda, visto che però la sovrappopolazionesituazione terminassegli era sfuggita di mano, Gilliam doveva pagare con la vita. RiesceWilford riesce quasi a convincere Curtis a diventare il nuovo capo della locomotiva alla sua morte quando Yona lo raggiunge dicendo che ha bisogno del fiammifero per far detonare la bomba, mentre il padre lotta con un gruppo di persone appartenente alla testa, che intanto sono riuscite a raggiungerli. Curtis dapprima l’allontana, ma quando la ragazza gli mostra che il figlio di Tanya viene usato come operaio per la manutenzione continua in uno spazio ristretto al di sotto del pavimento, ritorna in sé. Yona riceve il fiammifero che dà a sua volta al padre mentre Curtis salva il bambino. Alla scoppio della bomba Curtis e Mitsu stringono Yona e il bambino agendo come scudo per loro.  
 
Dopo lo scoppio della bomba il treno si è ribaltato. Curtis, Mitsu e Wilford sono morti e solo Yona e il bambino riescono a sopravvivere. All’inizio i due sono sconvolti da quanto è successo ma subito dopo vedono un orso polare, segno che fuori dal treno c’è ancora vita.