Elemento transuranico: differenze tra le versioni

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== L'origine della radioattività ==
[[File:contatore_Geiger.png|thumb|left|[[Contatore Geiger]]]]
Dentro il [[nucleo atomico]] sono in atto due forze contrapposte: l'[[Interazione forte|interazione nucleare forte]], che lega tra di loro i [[nucleone|nucleoni]], e la repulsione [[elettrostatica]], che costringe i [[protoni]] a respingersi reciprocamente, essendo tutti positivi, perché cariche dello stesso tipo si respingono. Siccome quest'ultima forza ha raggio d'azione infinito, pur decrescendo d'intensità al crescere del quadrato della distanza relativa, mentre la forza nucleare forte ha raggio d'azione pari a circa un diametro protonico (si dice che è un'''interazione a soglia''), i protoni possono legare a sé solo quelli più vicini, mentre subiscono la repulsione di tutti gli altri, anche dei più lontani. Se il nucleo è piccolo non sorgono problemi ma, se esso diventa troppo grande, la repulsione dei protoni lontani predomina sull'attrazione di quelli vicini, e il nucleo diventa instabile. È così che nascono i [[isotopi|radioisotopi]], cioè i nuclidi che decadono emettendo radiazione, e trasformandosi in altri. È questa l'origine della [[radioattività]] naturale.
Un nucleo che ha troppi protoni finisce infatti per liberarsene, emettendone alcuni e decadendo secondo modalità [[decadimento alfa|alfa]] o [[decadimento beta|beta]]. È per questo che nel nucleo sono presenti i [[neutrone|neutroni]]: essi sono nucleoni e contribuiscono ad attrarre i protoni, ma non hanno [[carica elettrica]], e quindi non li respingono. Anzi, allontanando tra di loro i protoni, riducono la repulsione elettrostatica, e contribuiscono a rendere il nucleo complessivamente più stabile.