Utente:DerfelDiCadarn87/Sandbox4: differenze tra le versioni

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Il conflitto scoppiò di nuovo nel 1770 come Sengen santuario e le frazioni di Subashiri e Yoshida tutto ha rivendicato la responsabilità per lo smaltimento dei pellegrini morti sulla cima del Fuji . Esecuzione di riti di sepoltura per i pellegrini morti era una potenziale fonte di reddito per i templi buddisti alla base della montagna , a condizione che (a pagamento) i parenti potrebbero essere trovati . Ma più importante del valore pecuniario immediato dei morti era quello che l'assunzione responsabile del loro significato : l'autorità manageriale sopra la zona in cui erano stati scoperti . La disputa divenne così amaro che a un certo punto gli abitanti di Yoshida costretti loro controparti da Subashiri fuori delle capanne quest'ultimo managed sulla vetta . Infine , nel 1779 , l'Ufficio di templi e santuari stabilito che il santuario ha avuto foro competente sui morti ( e quindi anche autorità sul territorio in cui sono morti ) dalla ottava stazione ( tra 3.000 e 3.400 metri di altezza , a seconda del percorso salito ) al picco più alto della montagna ( altitudine 3776 metri ) . L'ufficio di presidenza ha definito l'ottava stazione come la stazione a valle della giurisdizione del Sengen santuario , perché le vie di arrampicata da Yoshida e Subashiri convergevano in quel punto. Né villaggio potrebbe rivendicare l'autorità esclusiva sulle pellegrini da lì alla vetta , indipendentemente da dove avevano iniziato la loro scalata .
 
 
 
 
 
 
Il termine {{nihongo|washlet|ウォシュレット|woshuretto}} indica in lingua giapponese una toilette o un vaso sanitario dotato di numerosi optional come, per esempio, la funzione di bidet integrato. Il termine è una crasi della parole inglesi ''wash'' (lavaggio) e ''toilet'' e fu coniato come marchio di fabbrica della TOTO Ltd., industria con sede a Kitakyūshū, in Giappone.
Col passare degli anni il termine è entrato nel linguaggio comune dei giapponesi e il nome del prodotto è usato in riferimento a tutte le toilette giapponesi ad alta tecnologia.
 
storia
 
Il washlet, pur essendo un accessorio standard nella maggior parte delle abitazioni nipponiche,<ref name=mikami>{{cita news|autore=Kazuo Mikami|url=http://www.japantimes.co.jp/news/2007/05/14/national/toto-hoping-americans-will-warm-to-bidet-toilet/#.Us615dLuKSo|titolo=Toto hoping Americans will warm to bidet-toilet|pubblicazione=[[The Japan Times]]|data=14 maggio 2007|lingua=en|accesso=9 gennaio 2014}}</ref> non è un'invenzione giapponese, dato che lo svizzero Hans Maurer ideò il primo sanitario con bidet integrato nel 1956.<ref name=maurer>{{cita news|autore=Lorenzo Petrò|url=http://www.tagesanzeiger.ch/zuerich/region/Der-Mann-der-die-Welt-zu-einem-saubereren-Ort-machte/story/13544103|titolo=Der Mann, der die Welt zu einem saubereren Ort machte|pubblicazione=[[Tages-Anzeiger]]|data=25 settembre 2013|lingua=de|accesso=5 maggio 2014}}</ref> I primi modelli, distribuiti alla base dell'impresa denominata Closomat, venivano venduti essenzialmente a ospedali e case di cura, e spesso si rivelavano essere difettosi.<ref name=maurer/> Il successo arrivò trai primi anni sessanta e la metà dei settanta, quando il prodotto finalmente perfezionato vendette 10.000 unità tra il 1961 e il 1976.<ref name=maurer/> Nel 1983 Meurer lasciò l'azienda di famiglia al figlio Peter, ma essa fallì nel 2007 a causa di difetti di progettazione in alcuni modelli.<ref name=maurer/> Il marchio Closomat fu rilevato nel 2013 dall'azienda Closemo AG, fondata dallo stesso Peter Maurer.<ref>{{cita web|autore=Roger Zbinden|url=http://www.s-ge.com/en/node/56431?lforce=1|titolo=I servizi igienici giapponesi sono rigorosamente «allo stato della tecnica»|editore=Switzerland Global Enterprise|data=1º marzo 2013|accesso=5 maggio 2014}}</ref> L'azienda, come in passato, fornisce i propri prodotti soprattutto a strutture adibite alla cura delle persone disabili.<ref>{{cita news|autore=Marijan Jordan|url=http://www.land-der-erfinder.ch/?p=3412|titolo=Closomat eine Schweizer Erfinder Geschichte|pubblicazione=Land der Erfinder|data=5 maggio 2010|lingua=de|accesso=5 maggio 2014}}</ref>
 
Pochi anni dopo l'invenzione di Maurer, lo statunitense Arnold Cohen brevettò una propria toilette/bidet in modo da aiutare il padre malato. Nel 1964 fondò l'American Bidet Company e ne iniziò la distribuzione con il nome commerciale di Wash Air Seat. Tuttavia in quei tempi il prodotto fu considerato troppo volgare per essere pubblicizzato adeguatamente, e per questo motivo ottenne scarso successo.<ref name=mikami/><ref name=daily>{{cita news|url=http://www.nydailynews.com/news/national/new-high-tech-toilets-require-hands-paper-article-1.1710437|titolo=New high-tech toilets: no hands or paper required|editore=The Associated Press|pubblicazione=[[Daily News]]|data=4 marzo 2014|accesso=24 aprile 2014|lingua=en}}</ref>
 
Dalla fine della seconda guerra mondiale il Giappone aveva iniziato l'importazione di servizi igienici dagli Stati Uniti, in sostituzione delle toilette tradizionali giapponesi (la classica "turca" o latrina).<ref>{{cita web|url=http://bidets.info-site.biz/history.htm|titolo=A Short History of the Bidet or Washlet|editore=The American Bathlette Company|lingua=en|accesso=1º maggio 2014}}</ref> E fu proprio in Giappone il Paese in cui il wc con bidet integrato venne maggiormente apprezzato: Cohen concesse la licenza del suo prodotto (fino alla sua scadenza) alla TOTO, la più grande compagnia giapponese di accessori per bagno, la quale presentò il suo Washlet nel 1980.<ref name=daily/><ref name=kid2>{{cita web|url=http://web-japan.org/kidsweb/hitech/toilet/toilet02.html|titolo=The Introduction of Bidet Toilet Seats|editore=Web-japan.org|accesso=9 gennaio 2014|lingua=en}}</ref>
Gli ingegneri della TOTO impiegarono diversi anni prima di presentare il progetto finale, in quanto furono intrapresi diversi studi e fatte ricerche sull'ergonomia della forma umana, con particolare attenzione rivolta alle opzioni per il lavaggio delle parti intime.<ref name=time>{{cita web|url=http://www.timeout.jp/en/tokyo/feature/5252/Washlet|titolo=Washlet! The wonderful world of Japanese toilets|editore=Timeout.jp|accesso=1º maggio 2014|lingua=en}}</ref> Trecento collaboratori al progetto furono convinti a sedersi su una toilette e, privatamente, segnalare la posizione del proprio ano su un pezzo di carta attaccato a un filo teso sul sedile.<ref name=George>{{cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/technology/3358291/Japans-hi-tech-toilets.html|titolo=Japan's hi-tech toilets|pubblicazione=[[The Telegraph]]|autore=Rose George|data=31 agosto 2008|lingua=en|accesso=17 gennaio 2014}}</ref> Qualche anno più tardi grazie a un'altra ricerca simile tra le mogli dei collaboratori e gli stessi collaboratori di sesso femminile, gli scienziati della TOTO furono in grado di introdurre nel nuovo modello del washlet una funzione bidet progettata appositamente per le esigenze femminili.<ref name=time/>
A queste scrupolose ricerche va sommata inoltre la riluttanza dei giapponesi, abituati per lungo tempo a utilizzare le latrine tradizionali, che scettici nei confronti delle toilette di origine occidentale, considerate poco igieniche e troppo costose, costituiva un ostacolo culturale da superare per poter imporre il prodotto nel territorio giapponese.<ref name=George>{{cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/technology/3358291/Japans-hi-tech-toilets.html|titolo=Japan's hi-tech toilets|pubblicazione=[[The Telegraph]]|autore=Rose George|data=31 agosto 2008|lingua=en|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>
 
Nel 1982, tuttavia, uno spot pubblicitario della stessa TOTO, oltre a provocarne lo sdegno e l'irritazione, catturò l'attenzione dei giapponesi grazie allo slogan "Anche il sedere vuole essere sciacquato"<ref>{{cita news|url=http://blogs.wsj.com/japanrealtime/2011/02/04/super-bowl-toto-sells-30-million-washlets/|titolo=Super Bowl: Toto Sells 30 Million Washlets|editore=Japan Real Time|pubblicazione=[[The Wall Street Journal]]|autore=Toko Segiguchi|data=4 febbraio 2011|accesso=1º maggio 2014|lingua=en}}</ref> e nello stesso anno iniziò la produzione su scala nazionale delle toilette con bidet integrato.<ref name=mikami/> Aiutate dalla forte crescita economica che interessava il Giappone in quegli anni, le vendite del washlet iniziarono la propria lenta ma costante crescita.<ref name=George>{{cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/technology/3358291/Japans-hi-tech-toilets.html|titolo=Japan's hi-tech toilets|pubblicazione=[[The Telegraph]]|autore=Rose George|data=31 agosto 2008|lingua=en|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>
Tra il 1983 e il 1987 furono integrate nuove funzionalità ai washlet: i nuovi dispositivi erano ora dotati di un ugello autopulente, tempi di lavaggio personalizzabili e un sistema di chiusura automatica del sedile e un deodorante incorporato.<ref name=time/> Per tutti gli anni ottanta il washlet fu un'esclusiva delle singole abitazioni, ma nel 1991 fece la sua prima apparizione nei bagni pubblici. Tra il 1993 e il 1999 la fisionomia del prodotto divenne sempre più compatta in modo da essere più facile da pulire; inoltre furono aggiunte altre funzionalità come la possibilità di riprodurre musica o caratteristiche avanzate di conservazione e riutilizzo dell'acqua. Nel 2010 la All Nippon Airways ha istallato i washlet sui propri aerei mettendoli a disposizione dei passeggeri.<ref name=time/>
 
Nel frattempo in Svizzera, l'azienda Geberit aveva lanciato sul mercato i propri sedili-bidet per toilette chiamati Gaberella, e i primi wc con bidet integrato chiamati Geberit-O-Mat, ma a differenza del Giappone tali prodotti impiegarono più tempo per essere apprezzati dagli europei.<ref name=geberit>{{cita web|url=http://www.geberit-aquaclean.it/it_it/geberit_aquaclean/about_us/about_us.html|titolo=Geberit e il WC con funzione bidet: l’inizio di una storia d’amore|editore=Geberit-aquaclean.it|accesso=5 maggio 2014}}</ref> Dal 2009 i washlet della Geberit sono venduti sotto il marchio Balena con il nome commerciale di AcquaClean<ref name=geberit/> principalmente a ospedali, sono riconosciuti come dispositivi medici in Germania e approvati da tutti gli istituti sanitari e di assistenza.<ref name=geberit>{{cita news|url=http://www.shk-journal.de/index.php?id=19&tx_ttnews%5BbackPid%5D=9&tx_ttnews%5Btt_news%5D=21930&cHash=5f55b0e9521c922f6fca29f235a52ea8|titolo=Mehr Frische, Komfort und Selbstbestimmung mit Geberit AquaClean|pubblicazione=SHK Journal|data=30 settembre 2013|lingua=de|accesso=5 maggio 2014}}</ref>
 
Pur essendo nato come marchio di fabbrica della TOTO, il washlet è prodotto con diverse caratteristiche anche da altre compagnie del settore come la INAX, oppure da aziende specializzate in prodotti elettronici come la Sanyo, la Panasonic, la Toshiba e la Hitachi.<ref name=mikami/> Così il termine washlet è entrato nel linguaggio comune dei giapponesi, diventando la parola generica per indicare tutte le toilette ad alta tecnologia.<ref name=George>{{cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/technology/3358291/Japans-hi-tech-toilets.html|titolo=Japan's hi-tech toilets|pubblicazione=[[The Telegraph]]|autore=Rose George|data=31 agosto 2008|lingua=en|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>
 
Aziende straniere: Home Depot, Lowes, Brondell, Kohler ''daily''
 
Funzionalità
[[File:Washlet buttons.jpg|thumb|I comandi di un washlet. La funzione per la pulizia dell'ano viene rappresentata sul pannello di controllo con con delle natiche stilizzate accompagnate dalla parola {{nihongo|''oshiri''|おしり||"sedere"}}; la funzione per l'igiene femminile e rappresentata con una donna stilizzata e accompagnata dalla parola {{nihongo|''bidet''|ビデ}}. Si noti che in questo modello sono presenti le rispettive traduzioni in inglese.]]
Le funzioni installate nei sanitari di tipo washlet sono pensate per sostituire completamente la carta igienica;<ref>{{cita news|url=http://www.heraldsun.com.au/news/opinion/japanese-toilet-maker-toto-seeks-global-lavatory-domination-with-heated-seats-powerjets-and-odour-masking-washlets/story-e6frfhk6-1226520413547|titolo=Toilet maker TOTO seeks global lavatory domination with Washlets|pubblicazione=[[Herald Sun]]|autore=Kyoko Hasegawa|data=20 novembre 2012|lingua=en|accesso=12 gennaio 2014}}</ref> secondo i produttori infatti la carta non garantirebbe un adeguato livello di pulizia rispetto al livello di pulizia fornito dal lavaggio.<ref name=daily>{{cita news|url=http://www.nydailynews.com/news/national/new-high-tech-toilets-require-hands-paper-article-1.1710437|titolo=New high-tech toilets: no hands or paper required|editore=The Associated Press|pubblicazione=[[Daily News]]|data=4 marzo 2014|accesso=24 aprile 2014|lingua=en}}</ref> I numerosi optional comprendono, oltre al bidet integrato, un asciugatore ad aria calda, massaggio dei glutei, la possibilità di regolare la temperatura del getto d'acqua e del sedile, l'apertura automatica del coperchio, lo sciacquone automatizzato dopo l'uso, il riscaldamento e aria condizionata per la stanza, effetti sonori o musica di sottofondo che permette di coprire i rumori molesti, come parte sia del sanitario che del sedile. Queste caratteristiche possono essere comandate da un pannello di controllo che può essere collegato al fianco del sanitario stesso o essere su una vicina parete, spesso con un collegamento senza fili per trasmettere i comandi al sedile.<ref name=daily/>
 
Funzioni basilari
 
Il bidet integrato consiste in un ugello della grandezza di una matita il quale, uscendo da sotto l'asse, emette un getto di acqua calda per l'igiene intima.<ref name=kid2/><ref name=totoita>{{cita web|url=http://it.toto.com/tecnologie/tecnologie-singolo/Technology/show/WASHLET/|titolo=WASHLET|editore=[[TOTO Ltd.]]|accesso=9 gennaio 2014}}</ref> Ha generalmente due modalità di pulizia: una per l'ano e una per la vulva.<ref>{{cita web|url=http://www.okujapan.com/downloads/Handbook.self-guided.walking.pdf|formato=pdf|titolo=Japan Handbook. General travel information for Self-Guided walking trips|lingua=en|pagina=15|accesso=9 gennaio 2014}}</ref> In nessun momento dell'uso l'ugello tocca il corpo dell'utente, e dopo e prima dell'utilizzo si autopulisce.<ref name=totoita/> Il tipo di pulizia viene selezionato tramite il pannello di controllo. Generalmente, lo stesso ugello viene utilizzato per entrambi i tipi di pulizia, modificando solo la posizione dei getti, o l'angolatura degli stessi, anche se occasionalmente se ne possono trovare due.
 
La temperatura dell'acqua è regolabile secondo le preferenze dell'utente. Secondo uno studio la temperatura preferita dalla maggior parte dei clienti è di 38°C, ovvero una temperatura leggermente superiore a quella del corpo umano.<ref name=kid3>{{cita web|url=http://web-japan.org/kidsweb/hitech/toilet/toilet03.html|titolo=Perfecting the Washlet|editore=Web-japan.org|accesso=9 gennaio 2014|lingua=en}}</ref> I getti possono essere anche vibranti o pulsanti e i produttori di questi tipi di sanitari dichiarano che ciò può essere d'aiuto in caso di costipazione o emorroidi: uno studioso giapponese, il dottor Hiroshi Ojima, ritiene che queste toilette siano così diffuse a causa del basso tasso di assunzione di fibre nell'alimentazione tradizionale giapponese e del susseguente alto tasso di costipazioni nella popolazione.<ref name="alghe">{{cita news|url=http://articles.latimes.com/1999/dec/13/news/mn-43419|titolo=Japan Is Flush With Obsession|accesso=2 gennaio 2014|lingua=en|pubblicazione=[[Los Angeles Times]]|data=13 settembre 1999|autore=Mark Magnier}}</ref> Tuttavia un altro studio ha evidenziato che l'utilizzo ripetuto del getto con la funzione di clistere può interferire con la capacità di auto-evacuazione dell'utente, portando a problemi di costipazione ancora maggiori.<ref>{{cita web|url=http://allabout.co.jp/gm/gc/42458/2/|titolo=医師に聞く!ウォシュレットの正しい使い方|editore=Allabout.com|lingua=ja|accesso=1º maggio 2014}}</ref> Inoltre, secondo il professore Koichiro Fujita dell'università di Tokyo, un'eccessiva pulizia può causare l'abbassamento delle difese immunitarie esponendo così la zona intorno al retto a infiammazioni della pelle.<ref name=kuchimoki>{{cita news|url=http://www.japantoday.com/category/kuchikomi/view/national-obsession-with-cleanliness-bodes-ill-for-health|titolo=National obsession with cleanliness bodes ill for health|pubblicazione=Japan Today|data=30 aprile 2013|lingua=en|accesso=29 aprile 2014}}</ref>
 
Per ovviare agli inconvenienti con i primi modelli, quando molti curiosi premevano il tasto che attiva l'opzione lavaggio per vederne o capirne il funzionamento, e prontamente ricevevano uno spruzzo d'acqua in viso, il pannello di controllo è spesso collegato a un sensore di pressione sul sedile stesso, che ne consente l'accensione solo in caso di effettivo utilizzo del bidet.<ref name=washpost>{{cita news|url=http://www.theplumber.com/japan.html|titolo=But Do They Flush? Japan's High-Tech Toilets Do Nearly Everything, Even Redden Faces|accesso=2 gennaio 2014|lingua=en|pubblicazione=[[The Washington Post]]|data=15 maggio 1997|autore=Mary Jordan, Kevin Sullivan}}</ref> Inoltre gli ultimi modelli contengono un breve manuale in inglese accanto al pannello di controllo, oppure lo stesso può avere pittogrammi e scritte comprensibili a uno straniero in modo da ridurre questo tipo di inconveniente.
 
Funzioni avanzate
[[File:Electric raised toilet seat for elderly.jpg|thumb|left|Toilette dotata di automatismi che aiutano a riprendere la posizione eretta dopo l'uso.]]
Altri funzioni disponibili nei modelli più sofisticati includono la possibilità di diminuire la velocità di movimento del coperchio, in modo che questo si chiuda con un movimento controllato, per evitare rumori causati dall'urto dello stesso al momento della chiusura; in alcuni modelli il coperchio si chiude automaticamente una volta passato un certo tempo dal risciacquo.<ref name=network>{{cita news|url=http://www.networkworld.com/news/2007/111907-toilet-wider-net.html|titolo=High-tech toilets are lighted, play music and test your vital signs|autore=Ann Bednarz|data=19 novembre 2007|pubblicazione=Network World|lingua=en|accesso=30 aprile 2014}}</ref>
Introduzioni più moderne includono il sistema deodorante all'ozono che elimina rapidamente l'odore<ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://www.nesc.wvu.edu/pdf/WW/smallflows/FAWI10/LuxuryToilets.pdf|titolo=Luxury Toilets Give New Meaning To The Term Throne|editore=National Environmental Services Center|autore=Natalie Eddy|lingua=en|accesso=30 aprile 2014}}</ref> e il sedile riscaldato, quest'ultimo molto comune anche nelle toilette non dotate di bidet. Questa comodità è spesso ritenuta un esempio di uso futile della tecnologia, ma in abitazioni mancanti di riscaldamento centralizzato, come spesso sono quelle nipponiche, la stanza da bagno può essere anche solo pochi gradi sopra lo zero, soprattutto in inverno, un sedile preriscaldato diviene un oggetto di grande importanza.<ref name=washpost/> Un'altra funzione è rappresentata da una scheda di memoria integrata che prende nota delle abitudini dell'utente e, in base ai dati memorizzati, applica autonomamente una modalità di risparmio energia, che permette il riscaldamento dell'asse solamente negli orari in cui è probabile che questo venga utilizzato.<ref name=energy>{{cita news|url=http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/06/24/AR2008062401285.html?hpid=topnews|titolo=In Energy-Stingy Japan, an Extravagant Indulgence: Posh Privies|autore=Blaine Harden|pubblicazione=[[The Washington Post]]|data=25 giugno 2008|lingua=en|accesso=30 aprile 2014}}</ref>
I modelli più avanzati impiegano due giorni per memorizzare le abitudini del proprietario e ad adeguarsi a esse.<ref name=George>{{cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/technology/3358291/Japans-hi-tech-toilets.html|titolo=Japan's hi-tech toilets|pubblicazione=[[The Telegraph]]|autore=Rose George|data=31 agosto 2008|lingua=en|accesso=17 gennaio 2014}}</ref> Alcuni modelli possono illuminarsi al buio<ref name=network/> o addirittura essere forniti di aria condizionata. Innovazione recente sono dei sensori intelligenti che recepiscono la presenza di qualcuno davanti alla toilette, e ne alzano il solo coperchio, se la persona dà la schiena al sanitario stesso, o il coperchio e l'asse, in caso si stia guardandolo.<ref name=yorktimes>{{cita news|url=http://www.nytimes.com/2002/10/08/world/nara-journal-japanese-masters-get-closer-to-the-toilet-nirvana.html?scp=1&sq=Japanese%20Masters%20Get%20Closer%20to%20the%20Toilet%20Nirvana&st=cse|titolo=Nara Journal; Japanese Masters Get Closer to the Toilet Nirvana|autore=James Brooke|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=8 ottobre 2002|lingua=en|accesso=24 aprile 2014}}</ref> Vi sono inoltre modelli progettati specificatamente per gli anziani i quali includono braccioli e automatismi che aiutano a riprendere la posizione eretta dopo l'uso.<ref>{{cita news|url=http://www.aarp.org/health/healthy-living/info-07-2012/searching-for-a-smart-toilet.html|titolo=Searching for a Smart Toilet|editore=[[AARP]]|autore=Candy Sagon|data=16 luglio 2012|lingua=en|accesso=12 gennaio 2014}}</ref>
 
Sviluppi futuri
 
Dall'inizio degli anni duemila i ricercatori/studiosi hanno aggiunto anche dei sensori medici a questi sanitari: in particolare la TOTO, in collaborazione con la società di costruzioni Daiwa House, ha dotato alcuni modelli di sensori atti a misurare il contenuto di [[glucosio]] nelle urine, e per mezzo di pannelli a pressione, la percentuale di [[Tessuto adiposo|grasso]] corporeo dell'utente.<ref name=George>{{cita news|url=http://www.telegraph.co.uk/technology/3358291/Japans-hi-tech-toilets.html|titolo=Japan's hi-tech toilets|pubblicazione=[[The Telegraph]]|autore=Rose George|data=31 agosto 2008|lingua=en|accesso=17 gennaio 2014}}</ref> Altri modelli sono in grado di misurare le pulsazioni cardiache e la [[pressione sanguigna]].<ref name=yorktimes/><ref>{{cita conferenza|url=http://ieeexplore.ieee.org/xpl/login.jsp?tp=&arnumber=1615323&url=http%3A%2F%2Fieeexplore.ieee.org%2Fxpls%2Fabs_all.jsp%3Farnumber%3D1615323|titolo=Fully Automatic System for Monitoring Blood Pressure from a Toilet-Seat Using the Volume-Oscillometric Method|autore=Shinobu Tanaka|autore2=Masamichi Nogawa|autore3=Ken'ichi Yamakoshi|data=2005|conferenza=27th Annual International Conference of the Engineering in Medicine and Biology Society IEEE-EMBS|città=Shangai|doi=10.1109/IEMBS.2005.1615323|pagine=3939-3941|lingua=en|accesso=29 aprile 2014}}</ref> Si punta inoltre al perfezionamento di tale sistema, per quanto riguarda i dati che si possono ricavare in questo semplice e quotidiano modo, senza disturbare la vita quotidiana dell'esaminato, eventualmente inviando automaticamente i dati a uno studio medico tramite un telefono cellulare con collegamento internet.<ref>{{cita news|titolo=Japanese offer the world hi-tech toilet training|autore=Mike Fitzpatrick|pubblicazione=[[Daily Telegraph]]|pagine=8-9|lingua=en}}</ref> Ad ogni modo, queste attrezzature sono ancora molto rare, anche in Giappone e il loro successo di mercato è di alquanto difficile predizione. Una toilette che si possa guidare con comandi vocali è ancora in fase di studio.<ref name=yorktimes/> La succitata TOTO, una delle sue concorrenti NAIS ed altre compagnie producono inoltre dei "''washlet'' da viaggio", i quali sono alimentati a batteria e debbono essere riempiti d'acqua calda prima dell'uso.<ref>{{cita web|url=https://www.totousa.com/ProductDetail.aspx?ProductID=907|titolo=Travel Washlet®|editore=[[TOTO Ltd.]]|lingua=en|accesso=24 aprile 2014}}</ref>
 
Impatto ambientale
 
L'impatto ambientale dei washlet differisce in una certa misura da quello causato dalle normali toilette con sciacquone. È stato appurato infatti che i servizi igienici moderni consumano meno acqua rispetto ai sanitari di vecchia concezione e le opzioni di auto-pulizia hanno anche aiutato ad abbassare l'uso di detergente o di altri prodotti chimici per la pulizia del bagno.<ref>{{cita conferenza|url=http://www.computer.org/csdl/proceedings/ecodesign/2001/1266/00/12660065-abs.html|titolo=Reducing Environmental Problems Caused by Domestic Water Consumption|conferenza=2nd International Symposium on Environmentally Conscious Design and Inverse Manufacturing (EcoDesign'01)|autore=Daisuke Yamanouchi|città=Tokyo|data=2001|isbn=0-7695-1266-6|abstract=x|lingua=en|accesso=3 maggio 2014}}</ref> Secondo l'Environmental Protection Agency i moderni washlet consumerebbero solo 4,8 litri ogni scarico, contro i 13 litri consumati in media dai normali wc.<ref>{{cita news|url=http://blogs.wsj.com/japanrealtime/2011/02/04/super-bowl-toto-sells-30-million-washlets/|titolo=Super Bowl: Toto Sells 30 Million Washlets|editore=Japan Real Time|pubblicazione=[[The Wall Street Journal]]|autore=Toko Segiguchi|data=4 febbraio 2011|accesso=1º maggio 2014|lingua=en}}</ref> Tuttavia i washlet consumano elettricità, e si stima che ogni apparecchio rappresenti il 4-5% dell'elettricità consumata da una famiglia media giapponese, più di quanto non consumino lavastoviglie o asciugatrice.<ref name=energy/><ref>{{cita web|url=http://www.dbj.jp/en/reportshift/report/research/pdf_all/all_45e.pdf|titolo=How Life Cycle Assessment (LCA) can enhance the Fight against Global Warming (Research Report No. 45)|editore=Development Bank of Japan, Economic and Industrial Research Department|data=agosto 2004|formato=pdf|lingua=en|accesso=3 maggio 2014}}</ref>
 
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