Macrocranion: differenze tra le versioni
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Il macrocranio (gen. Macrocranion) è un mammifero insettivoro estinto, appartenente agli erinaceomorfi. Visse nell'Eocene inferiore - medio (circa 56 - 48 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e in Nordamerica.
==Descrizione==
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==Classificazione==
Il genere Macrocranion venne descritto per la prima volta nel 1949 da Weitzel, sulla base di resti fossili ritrovati in Germania, nel ben noto giacimento di Messel. La specie tipo, M. tupaiodon, è ben conosciuta grazie a numerosi esemplari completi. In seguito, al genere Macrocranion vennero attribuite numerose altre specie; le più antiche sono M. vandebroeki del Belgio, risalente al limite tra Paleocene ed Eocene, e M. junnei dell’Eocene inferiore del Wyoming (Smith et al., 2002). Tra le altre specie note, oltre alla già citata M. tenerum (anch’essa proveniente da Messel), si ricordano M. germonpreae, M. nitens e M. robinsoni.
[[File:Macrocranion (Entomolestes) nitens.tif|thumb|230px|left|Parte di mandibola di ''Macrocranion'' (''Entomolestes'') ''nitens'']]
Macrocranion fa parte di una famiglia di insettivori primitivi noti come anfilemuridi (Amphilemuridae), affini agli attuali ricci. Macrocranion, in particolare, sembrerebbe essere stato una forma più piccola e snella rispetto ad altre forme come Pholidocercus, anch’esso proveniente da Messel.
==Paleobiologia==
Gli eccezionali fossili di Messel conservano non solo gli scheletri di Macrocranion, ma anche le parti molli e il contenuto dello stomaco. Esemplari di M. tupaiodon indicano che questo animale aveva mangiato pesce poco prima della sua morte. Altri fossili di M. tenerum, invece, suggeriscono che si cibasse di formiche e che fosse quindi insettivoro. Quest’ultima specie poteva affidarsi alla difesa data dagli aculei, ma le lunghe zampe indicano che poteva correre molto velocemente per sottrarsi ai predatori. Anche le altre specie di Macrocranion erano dotate di lunghe zampe posteriori, che fanno pensare a un sistema di difesa basato sulla corsa e sul salto. E’ probabile che Macrocranion fosse un animale notturno, che scavava di notte nel terreno alla ricerca di cibo. Udito, tatto e olfatto dovevano essere ben sviluppati, mentre la vista era ridotta.
[[File:Macrocranion tupaiodon 7.JPG|thumb|230px|right|Fossile di ''Macrocranion tupaiodon'']]
==Bibliografia==
*Maier, W. (1977). "Macrocranion tupaiodon Weitzel, 1949, - ein igelartiger Insektivor aus dem Eozän von Messel und seine Beziehungen zum Ursprung der Primaten". Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research 15 (4): 311–318. doi:10.1111/j.1439-0469.1977.tb00544.x.
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