Franciacorta: differenze tra le versioni
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È una delle due zone italiane a più spiccata vocazione spumantistica.
==Storia==
Le prime testimonianza circa un territorio avente un toponimo simile all'attuale Franciacorta si trovano negli Statuta
Communis Civitatis Brixiae, del 1277, contenuti all'interno del codice Queriniano. In essi si trova l'attribuzione del termine Franzacurta, attribuito agli allora comuni di [[Urago]] ora Urago Mella (Frazione di Brescia),Rodengo dal 1927 parte del comune di [[Rodengo Saiano]], [[Gussago]], [[Ronco]] e [[Sale]] ora parti del comune di [[Gussago]]. Essi vengono citati in quanto ingiunti a pagare un contributo per la costruzione di un ponte sul fiume [[Mella]].<ref>Statuti bresciani del secolo XIII, a cura di F. Odorici, in Historiae Patriae Monumenta, XVI/2, Leges Municipales, II, Torino 1876.</ref> Non abbiamo alcuna altra evidenza oggettiva che esistesse una Franciacorta comprendente altri territori.
Nel 1429 furono fissati i confini dell'area chiamata storicamente Franciacorta, tale fissazione avvenne in uno statuto del Doge Francesco Foscari<ref>Gli statuti di Brescia dei secoli XII àl XV illustrati e documenti inediti, A. Valentini, edito da Fratelli Visentini, (1898)</ref>. Al Territorio denominato Franciacorta appartenevano le Quadre di Rovato di Franciacorta e di Gussago e Franciacorta. Da essa erano esclusi i comuni della quadra di Palazzolo, che ora sono considerati parte della Franciacorta ossia Adro, Capriolo, Colombaro, Nigoline, Timoline. I comuni storicamente franciacortini sono pertanto: Rovato, Coccaglio, Erbusco, Calino, Cazzago, Camignone, Bornato, Passirano, Paderno, Gussago, Cellatica, Sale, Castegnato, Ronco, Rodengo, Saiano, Ome, Brione, Polaveno, Monticelli Brusati, Valenzano, Provezze, Provaglio.
==Etimologia==
L’origine del termine Franciacorta si presuma derivi deriva da “curtes francae”, cioè quelle piccole comunità di [[monaci benedettini]] insediate nell’[[Alto Medioevo]] in zona collinare vicino al Lago d’Iseo che erano esentate dal pagamento dei dazi, ai Signori e al vescovo, per il trasporto ed il commercio delle loro merci in altri Stati o possedimenti, poiché i frati erano dediti alla bonifica dei territori assegnati e istruivano i contadini alla coltivazione dei campi. Infatti le “curtes” erano i principali centri di commercio dell’epoca. Nonostante l'unico toponimo esistente sia quello di Franzacurta<ref>Statuti bresciani del secolo XIII, a cura di F. Odorici, in Historiae Patriae Monumenta, XVI/2, Leges Municipales, II, Torino 1876.</ref>.▼
==Territorio==
La Franciacorta attuale comprende un territorio che si estende sulla superficie dei seguenti comuni, tutti situati in [[provincia di Brescia]]: [[Adro]], [[Capriolo (Italia)|Capriolo]], [[Castegnato]], [[Cazzago San Martino]], [[Cellatica]], [[Coccaglio]], [[Cologne (Italia)|Cologne]], [[Corte Franca]], [[Erbusco]], [[Gussago]], [[Iseo]], [[Monticelli Brusati]], [[Ome]], [[Ospitaletto]], [[Paderno Franciacorta]], [[Palazzolo sull'Oglio]], [[Paratico]], [[Passirano]], [[Provaglio d'Iseo]], [[Rodengo-Saiano]] e [[Rovato]].
Il territorio, per lo più collinare e anticamente cosparso di boschi, è stato ultimamente trasformato con l'impianto di numerosi [[vigneti]] che ne caratterizzano la peculiarità.
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Vista dal Monte Alto]]
▲L’origine del termine Franciacorta deriva da “curtes francae”, cioè quelle piccole comunità di [[monaci benedettini]] insediate nell’[[Alto Medioevo]] in zona collinare vicino al Lago d’Iseo che erano esentate dal pagamento dei dazi, ai Signori e al vescovo, per il trasporto ed il commercio delle loro merci in altri Stati o possedimenti, poiché i frati erano dediti alla bonifica dei territori assegnati e istruivano i contadini alla coltivazione dei campi. Infatti le “curtes” erano i principali centri di commercio dell’epoca.
== Viticoltura antica ==
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