Montecopiolo: differenze tra le versioni

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'''Montecopiolo''' (''Mont Cupiòl'' o anche ''Mont Cupiùl'' in [[dialetto gallo-italico marchigiano]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|pagine = p. 413}}</ref>) è un [[comune italiano]] di 1.214 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pesaro e Urbino]] nelle [[Marche]]. È un [[comune sparso]] dell'entroterra [[Appennino Tosco-Romagnolo|appenninico Tosco-Romagnolo]] la cui sede municipale si trova nella frazione di ''Villagrande''. Appartiene alla [[comunità montana]] [[Comunità montana del Montefeltro|del Montefeltro]].
 
=== Geografia fisica ===
Montecopiolo appartiene sia geograficamente che storicamente al [[Montefeltro]] ed è situato nel primo tratto, quello più montano, nel corso del fiume [[Conca (fiume)|Conca]] le cui [[sorgente (idrologia)|sorgenti]] si trovano proprio all'interno di questo comune.
 
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Anche se non ci sono prove certe al riguardo, gli storici sono propensi a ritenere che alcune frazioni comunali quali Cà Moneta, Monterotto e la stessa Villagrande siano sorte in seguito alla distruzione del [[Castello di Montecopiolo]] (ubicato sul ''Monte Roccaccia,'' in un una posizione assolutamente strategica ed abitato secondo gli ultimi studi almeno sino al XVII secolo) e al conseguente progressivo abbandono da parte della popolazione che si è sparsa e riversata nei dintorni dando origine a questi nuovi abitati.
 
''Monterotto,'' paesino da cui si gode una spettacolare vista sulla vallata del fiume Conca che va dal monte della Faggiola fino in lontananza al monte Titano di San Marino, deve il suo nome alla curiosa forma del piccolo monticello alle cui pendici sorge l'abitato (dal latino ''Mons rotae'' che tradotto significa "monte a forma di ruota" o "a forma circolare") ed in effetti il monticello, anche se è comunemente conosciuto con il nome de "''il Poggio''", ha anche un altro nome che avvalora in pieno questa tesi, "''Pian della Ruota''".
 
''Monteboaggine'', frazione che si trova alle pendici del ''Monte Eremo'', dal canto suo testimonia con il proprio nome - buoi e ''boaggine'' hanno la stessa radice - come in quei territori fosse in uso l'antichissima pratica dell'alpeggio mediante la quale contadini (lavoratori agricoli dipendenti di altri e quindi non proprietari) e agricoltori (proprietari agricoli in proprio che spesso, ma non sempre, avevano alle proprie dipendenze contadini dipendenti) della zona ogni anno, sul finire della primavera e sino all'autunno inoltrato, conducevano il proprio bestiame nei [[pascolo|pascoli]] comunali di alta quota dove le [[mandria|mandrie]] vivevano allo stato brado per tutti i mesi estivi per poi essere ricondotte nelle stalle poco prima del periodo invernale quando ormai il [[clima]] rigido e le nevicate imminenti (e abbondanti a queste altitudini) non permettevano oltre di lasciare gli animali all'aperto; la stessa cosa avveniva in altre parti del comune più a valle poco lontano dalle frazioni di Monterotto, Petorno e Cà Valcanese.