Valerio Zanone: differenze tra le versioni

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Furyo Mori (discussione | contributi)
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Si è laureato in filosofia estetica con [[Luigi Pareyson]] all'[[università di Torino]]. Dal [[1970]] al [[1994]] si è dedicato alla politica prima come consigliere regionale del [[Piemonte]], poi come deputato alla [[camera dei deputati|Camera]] per cinque legislature.
 
Dal [[1976]] al [[1985]] è stato segretario del [[Partito Liberale Italiano]], di cui è poi stato presidente fino al giugno [[1993]] quando diede le dimissioni, con il PLI colpito dagli scandali di [[Tangentopoli]]{{Citazione necessaria}}. Dopo le dimissioni ha dato vita a un movimento denominato [[Unione Liberaldemocratica]] di ispirazione liberal-democratica, vicino al [[centro-sinistra]].
 
È stato Ministro dell'Ecologia nel [[Governo Craxi I]] ([[1985]]-[[1986]]), Ministro dell'Industria nel [[Governo Craxi II]] ([[1986]]-[[1987]]), Ministro della Difesa nel [[Governo Goria]] e nel [[Governo De Mita]] ([[1987]]-[[1989]]).
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Nel giugno [[1995]] prende parte insieme al Segretario FdL alla fondazione della coalizione del[[l'Ulivo]].
 
A partire dal [[2001]], pur restando presidente della [[Federazione dei Liberali Italiani]], è entrato a far parte dell'Assemblea Federale de [[La Margherita]] . Nel [[novembre]] [[2004]] ha dato vita all'[[Associazione per la Democrazia Liberale]], un'associazione politica che intende organizzare i liberali sparsi nei vari partiti del [[centrosinistracentro-sinistra]] in modo da contribuire "con iniziative di segno schiettamente liberale al progetto dell'alternativa riformista", staccandosi dalla FdL e aderendo alla [[la Margherita|Margherita]].
 
Nel [[2006]] è stato eletto al [[Senato della Repubblica]] nella lista della [[La Margherita|Margherita]] per la regione [[Lombardia]]. È membro della Commissione Difesa.
 
===Altri incarichi===
Nella seconda metà degli [[Anni 1990|anni '90]] si è occupato di attività giornalistica e culturale e di studi sul [[liberalismo]] (''L'età liberale'', [[Rizzoli]] 1997). Lavora ad una storia dei liberali italiani dall'[[Unità d'Italia|Unità]] ad oggi. È presidente della [[Fondazione Luigi Einaudi]] di Roma per studi di economia e politica.