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Questa linea genealogica è una derivazione di quella dei Carli Piccolomini, nata per effetto di alcuni importanti istituti patrimoniali e giuridici che, attraverso diversi matrimoni, l' hanno interessata. Istituti giuridici che hanno imposto ai suoi componenti di aggiungere, in occasioni degli intrecci delle diverse eredità, i cognomi Clementini, Febei ed Adami. Il cognome definitivo, alla è divenuto Piccolomini Clementini Adami.
* Emilio ([[1690]] ca. - † ?). Nella prima metà del [[XVIII secolo]], era uno dei discendenti dei Carli Piccolomini e sposò Maddalena Febei[[File:Marietta Piccolomini 001.png|thumb|180px|Marietta Piccolomini Clementini]]Quest'ultima divenne erede del fedecomesso istituito nella famiglia Clementini, dal conte Francesco di quella famiglia. In virtù di questa eredità Emilio, divenne Patrizio d'Orvieto, con l'obbligo di aggiungere, al proprio, il cognome Clementini e trasferirsi nella cittadina umbra. Con ''donna'' Maddalena si estinsero anche i Febei. I due figli di Emilio, Francesco Maria e Innocenzo, oltre il largo patrimonio della famiglia, si divisero, così, anche quello delle due famiglie dei Febei e dei Clementini, aggiungendo ciascuno i rispettivi cognomi<ref name=Febei>SIUSA - Santolamazza Rossella, Piccolomini Febei. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche - 2010[http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?Chiave=51701&TipoPag=prodfamiglia - Fonte]</ref>.
* Francesco Maria ([[1736]] ca. - † ?). Iniziò la breve linea dei '''Piccolomini Febei'''</br>
# Giovanni Battista di Francesco Maria, sposò la ''fermana'', Cecilia Adami, anche lei, ultima della sua famiglia. Quindi, ereditò il Patrimoniopatrimonio Adami e i suoi figli cambiarono il loro cognome in '''Piccolomini Febei Adami'''<ref name=Spreti110>Vittorio Spreti - Op. cit. Vol. pagg. 333, 337</ref>,</br>
# Pietro di Giovanni Battista ([[1810]] ca. - † ?) ebbe una figlia, Maria Cristina, che non avendo discendenti, con testamento del [[7]] [[settembre]] [[1891]] nominò erede universale del patrimonio Febei, un ospizio di beneficenza, con lo scopo di provvedere gratuitamente al ricovero, al mantenimento e all'assistenza di persone povere e malate. L'Istituto, prese il nome del padre e assunse il nome di ''Istituto di beneficenza Pietro Piccolomini Febei'' a Orvieto<ref name=Febei>SIUSA - Santolamazza Rossella, Piccolomini Febei. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche - 2010[http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?Chiave=51701&TipoPag=prodfamiglia - Fonte]</ref>.</br>
# Lorenzo, altro figlio di Giovanni Battista, depositario del patrimonio Adami, non ebbe discendenza e con lui si estinse il ramo dei Piccolomini Febei Adami. Come indicato, in seguito, adottò, lasciandolo erede, il nipote Giorgio Piccolomini Clementini, che aggiunse il cognome Adami.
* Innocenzo ([[1735]] ca. - † ?). Continuò la linea dei '''Piccolomini Clementini''', originari, che poi si estinse alla fine del '900.
Nella discendenza di Innocenzo Piccolomini Clementini, sono da ricordare:
* Maria Teresa Violante ([[1834]] - † [[1899]]) di Carlo di Innocenzo. Fu un soprano italiano, che ebbe un ragguardevole successo nel XIX secolo. Il suo nome d'arte era Marietta, riuscì, a dispetto dei pregiudizi aristocratici del tempo, ad ottenere dal padre, l'autorizzazione ad intraprendere la carriera artistica. Ed i genitori non ebbero a pentirsi. La sua carriera fu travolgente. Iniziata all'età di diciotto anni, a Roma, continuò, in un irresistibile ascesa, attraverso tutte le principali città d'Italia, per poi raccogliere trionfi a Parigi e Londra e Dublino. Nel 1857 fece una ''tournée'' che percorse tutta l'Europa. Si ritirò nel 1863<ref name=Marietta>Ellen Creathorne Clayton, Queens of Song : Being Memoirs of Some of the Most Celebrated Female Vocalists who Have Performed on the Lyric Stage from the Earliest Days of Opera to the Present Time, to which is Added a Chronological List of All the Operas that Have Been Performed in Europe, Volume 2. Pagg.380 - 395. Smith, Elder & Company, London 1863[http://books.google.it/books?hl=it&id=Ey8rAAAAYAAJ&q=marietta+piccolomini#v=snippet&q=marietta%20piccolomini&f=false - Fonte] </ref>. {{vedi anche|Marietta Piccolomini}}
* Pietro ([[1860]] ca. - † ?) di Niccolò di Pietro di Innocenzo. Alla fine del [[XIX secolo]], questo componente della famiglia, particolarmente colto e sensibile, nonchè appassionato di architettura e belle arti, decise, con ampio dispendio di denaro, di sottoporre a dei lavori conservativi l'antico castello di famiglia di Ripa d'Orcia. Era un castello molto antico, edificato dai Salimbeni, probabilmente nel XI secolo, anche se le prime notizie emergono nel XII secolo. Pietro si avvalse di valenti professionisti, che ne curarono il restauro<ref name=Ripad'Orcia>Andrea Orlando, Castello di Ripa d'orcia. Castelli & Torri d'Italia[http://www.icastelli.it/castle-1246888178-castello_di_ripa_dorcia-it.php]</ref>, sotto la sua personale sovraintendenza. Curò in modo quasi maniacale tutti i particolari. Non solo il mastio con le annesse abitazioni padronali, fu restituito all'antico splendore, ma tutte le abitazioni del borgo fortificato, vennero ripristinate nella loro architettura originaria. Per quasi tutto il XX secolo è stato così conservato, con la sua caratteristica museale. Solo negli anni '90, ne è stata cambiata la destinazione, senza che però venisse alterata la sua fisionomia storica e culturale.
* Giorgio([[1880]] ca. - † ?) di Innocenzo di Carlo di Innocenzo. Discendente ultragenito dei Piccolomini Clementini, fu ''adottato'' da Lorenzo Piccolomini Febei Adami, visto in precedenza. Questo ramo beneficiò del patrimonio Adami, lasciatogli dal padre adottivo Lorenzo. La linea Piccolomini continuò, mutando ancora una volta il cognome, che divenne '''Piccolomini Clementini Adami'''<ref name=Spreti110>Vittorio Spreti - Op. cit. Vol. pagg. 333, 337</ref>.
 
======Piccolomini della Triana (già Carli Piccolomini)======