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Scrisse per diversi giornali del nord (soprattutto per “[[Il Gazzettino]]” di [[Venezia]], per "Cronache Veneziane" e per "Quaderni di ricerca") e in seguito lavorò presso l'ufficio stampa dell’[[INAIL]] a [[Roma]].
 
Conobbe [[Umberto Saba]], con il quale intratenneintrattenne uno scambio epistolare fino alla morte di questi, e fu amico personale di [[Mario dell'Arco]] e di [[Diego Valeri]]. Come scrittore fu attivo soprattutto negli [[anni 1950|anni cinquanta]], durante i quali pubblicò diverse raccolte di poesie.
 
Profondamente influenzata dall’opera di [[Rocco Scotellaro]] e dall’esperienza del [[realismo socialista]], la sua poesia, pur radicata nel clima ideologico e culturale del tempo, conserva una notevole matrice lirica, unita ad uno stile limpido e personale.