Continuità educativa: differenze tra le versioni

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{{E|Nonostante l'apparente corposità' della bibliografia e delle note la voce sembra una verbosa opera originale a tema senza una valenza enciclopedica, piuttosto un articolo da rivista di psicologia o pedagogia|psicologia |marzo 2014}}
 
La '''continuità educativa''' è un insieme di strategie formative che mirano allo sviluppo armonico della persona, dall'[[infanzia]] fino all'età matura, mettendo in comunicazione [[pedagogia|pedagogica]] i vari stadi dell'[[età evolutiva]] e i corrispondenti progetti formativi elaborati per i singoli cicli scolastici. PerTra questagli accezioneobiettivi fondamentali della [[continuità]] sieducativa fa anche uso dellc'attributo ''verticale'', volendo distinguerla da quella ''orizzontale'',è la qualeriduzione chiamadel infenomeno causadella tuttidispersione iscolastica, soggettimediante educativistrategie presentimirate sulanche territorio,alla apromozione partiredell'[[orientamento dalle famiglie degli alunniscolastico|orientamento]].
 
La '''rilevanza concettuale, psicopedagogica e culturale''' della continuità educativa risiede essenzialmente nel carattere progressivo e unitario dello sviluppo della persona.<ref>Tra i numerosi studi che comprovano l'importanza strategica della continuità educativa, si vedano ad esempio: Jerome Bruner, ''La cultura dell'educazione'' (1996), edizione italiana Feltrinelli, Milano 1997; George Butterworth e Margaret Harris, ''Fondamenti di psicologia dello sviluppo'', Psychology Press, Hove 1998 (Edizione italiana a cura di Alessandra Sansavini).</ref>
Tra gli obiettivi fondamentali della continuità educativa c'è la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica, mediante strategie mirate anche alla promozione dell'[[orientamento scolastico|orientamento]].