Tamim ibn al-Mu'izz: differenze tra le versioni

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Tamīm prese il posto di suo padre [[al-Mu'izz ibn Badis|al-Muʿizz b. Bādīs]] (1016–1062) in un periodo in cui la potenza degli [[Ziridi]] in [[Ifriqiya|Ifrīqiya]] stava disgregandosi a causa del devastante ingresso nei suoi domini dei [[Banu Hilal]], scatenati dai [[Fatimidi]].
Solo le città costiere riuscirono a rimanere relativamente immuni dai vandalismi operati dai [[beduini]], mentre il resto della regione sfuggì dal controllo del potere centrale. La stessa [[Tunisi]] cadde sotto il potere dei [[Banu Hurasan]] (1063–1128), mentre la capitale di [[Mahdia|al-Mahdiyya]] fu aggredita da [[Repubblica di Genova|Genova]] e di [[Repubblica di Pisa|Pisa]] nel 1087 e obbligata a pagare un 'altra somma per liberarsi dai cristiani venuti dalla [[Penisola italica]]: segno della crescente potenza cristiana nel [[mar Mediterraneo]], che preludeva alla conquista ''manu militari'' del [[Nordafrica]] da parte dei [[Normanni]] di [[Ruggero II]] di [[Sicilia]] nel [[1135]] e la sua creazione del [[Regno normanno d'Africa]], che sopravvisse fino al [[1160]].
 
Due figli di Tamīm, Ayyūb e ʿAlī, si recarono in Sicilia con uno stuolo di guerrieri per contrastare la conquista dell'isola da parte normanna, mentre un altro suo figlio, [[Yahya ibn Tamim|Yaḥyā b. Tamīm]], succedette al padre nel 1108.