Peshitta: differenze tra le versioni

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== Storia ==
[[ImageImmagine:Peshitta464.jpg|right|thumb|Il testo della Peshitta di Esodo 13,14-16]]
La traduzione dell'[[Antico Testamento]] in lingua siriaca fu realizzata in [[Siria]] nel I secolo d.C. ad opera di Giudei o Giudeo-cristiani, probabilmente a partire dai Targumin (traduzioni della Bibbia ebraica in aramaico, lingua affine al siriaco).
 
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Mostra alcune somiglianze linguistiche ed esegetiche coi Targumin aramaici. In altri passi (soprattutto Isaia, Salmi e i deuterocanonici, senza Tobia) i traduttori si sono basati sulla traduzione greca della Settanta.
 
[[ImageImmagine:6thBeatitude.png|frame|La sesta beatitudine di Matteo 5,8 dalla Peshitta:<br>''{{unicode|Ṭûḇayhôn l'aylên daḏkên b-lebbhôn: d-henôn neḥzôn l'alāhâ.}}''<br>Letteralmente: Buoni per sempre (i) puri in (il) cuore, (poi)ché loro vedranno Dio]]
 
Circa il Nuovo Testamento, la Peshitta mostra continuità sia col Diatesseron che con la Vecchia Siriaca. In alcuni passi, in particolare per gli [[Atti degli Apostoli]], è particolarmente evidente l'influsso dei manoscritti greci della famiglia occidentale. Nella Peshitta mancano completamente i libri neotestamentari di 2Pt, 2-3 Gv, Gd, Ap. Le moderne bibbie siriache li includono a partire da traduzioni più tarde del VI-VII secolo.