Portico di Caserta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Rimozione contenuti immotivata - Annullata la modifica 66156039 di 95.239.94.168 (discussione)
Riga 57:
 
== Cultura ==
Le chiese: degna di interesse è la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo, di fondazione medievale, venne completamente rifatta sul finire del Cinquecento secondo lo schema tipico delle architetture della Controriforma, a croce latina ad un'unica navata con cappelle laterali, coperta da volte a botte lunettata e cupola a calotta all'incrocio dei bracci del transetto con pennacchi affrescati con raffigurazione dei 4 Evangelisti. Tra le statue lignee da ricordare, oltre la statua patronale di S. Pietro, vi è la statua con reliquia di S. Generoso, martire cristiano di epoca romana nativo del territorio di Portico. Ulteriori modifiche la chiesa le subì durante la seconda metà del Settecento, anno in cui vennero eseguite alcune pitture della volta e gli stucchi della facciata a edicola, il cui portale a timpano arcuato mostra chiaramente i segni del gusto vanvitelliano. Durante gli anni sessanta del Novecento venne modificato l'altare maggiore con la collocazione del bellissimo Crocifisso ligneo settecentesco, un tempo collocato nella cappella del Calvario, sempre in questo periodo venne eretto il campanile in stile neoclassico, il quale sorge in una posizione avanzata in linea con la facciata oscurando il vecchio campanile che si trova dietro di esso. Quest'ultimo è un tipico esempio di campanile a "vela" composto da due arcate, molto diffusi in epoca controriformata.
 
Nella frazione di Musicile vi è la piccola parrocchia dedicata a S. Marcello Martire, il cui martirio sembra essere avvenuto proprio in questo territorio nei primi secoli del cristianesimo. Il tempietto, costruito verso la fine del Cinquecento venne completamente trasformato nel 1874 come attesta la lapide sul portale, con l'aggiunta del campanile, casa canonica e abside. Esso è composto da un'unica aula absidata coperta da una volta a botte ad incannucciata a sesto ribassato, sul quale vi sono dipinti del tardo Ottocento uno dei quali raffigura la decapitazione di S. Marcello. Degna di interesse è la pregevole statua lignea del Santo Martire della metà del Seicento.
Nella centralissima piazza Rimembranza, già "largo di Cappella" sorge la casa comunale, completata nel 1912. mentre nella storica via Luigi Antonio Piccirillo, arteria cinquecentesca, sorgono bellissimi palazzi in stile neoclassico tra cui Palazzo Piccirillo, della metà del Settecento, e Palazzo Gravina e Salzillo, tipici esempi di architettura sviluppata su uno schema a corte interna.
È famosissima la festa di Sant'Antonio Abate (festeggiata il 17 gennaio a Macerata Campania e la domenica successiva a Portico di Caserta) per la manifestazione "I carri di Sant'Antonio". Si tratta di veri e propri carri (simili a quelli di carnevale) trainati da trattori e sui quali gli abitanti del paese suonano strumenti risalenti alla cultura contadina del luogo. Tali strumenti sono botti, tini e falci. I bottari con il tempo sono divenuti sempre più famosi fino a raggiungere l'attuale posizione "internazionale" con tournée in tutta Europa accompagnati da [[Enzo Avitabile]]. Al maestro Enzo Avitabile è stata assegnata nell'ottobre del 2005 la cittadinanza onoraria di Portico di Caserta.