Giffoni Valle Piana: differenze tra le versioni
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La Spina Santa è stata custodita nel convento di San Francesco fino al 1808, anno della sua soppressione, dopo pochi mesi dalla quale venne affidata alla Chiesa dell'Annunziata che la custodisce ancora oggi. La Santa Reliquia viene esposta ai fedeli i venerdì di marzo ed il [[Venerdì santo]]. Secondo la tradizione,dopo la solenne processione dell'ultimo venerdì di Marzo,che mobilita tutti i fedeli e che rappresenta uno dei momenti più importanti nella vita della comunità locale, la [[Sacra Spina di Barletta|Sacra Spina]], esposta al bacio dei fedeli,si tinge miracolosamente di rosso sangue.
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==Monumenti e luoghi d'interesse==
* [[File:Interno chiesa della SS.Annunziata-Giffoni.jpg|thumb|centre]]La Chiesa madre della SS. Annunziata, ritornata all'antico splendore di un tempo grazie al restauro iniziato da Don Vito Ciccarone, continuato poi da Don Vito Granozio, è, da vari secoli, il luogo cardine della spiritualità Giffonese. Dalle prime notizie riportate si evince che l'antica chiesa dell'Annunziata corrisponde a quella di S. Maria De Castella, risalente al 970 d.C.. Fu edificata dal possessore della Contea di Giffoni, in seguito, il Conte Pietro ereditò una parte spettante dei beni di essa. Nell'anno 1309 era ancora proprietà del feudatario di Giffoni. Alla fine del 400, sotto l'influenza del francescanesimo, la pianta della chiesa, formata da una sola nave, viene trasformata in quella attuale. Infatti, quando Giffoni fu elevata a Dioecesi nel 1531 essa era già a croce latina con tre navi. E per questo fu scelta come sede della Diocesi, grazie al desiderio del Marchese del Vasto e della Principessa di Francavilla, nel Concistoro segreto del 2 settembre 1530. Il primo vescovo di Giffoni, [[Innico d'Avalos d'Aragona]],non prese mai possesso della sua sede; l'ostilità della chiesa di Salerno e di quella di Acerno verso la nuova diocesi,porteranno alla rapida soppressione del vescovado di Giffoni. Il plesso architettonico fu completato con l'ospedale, attiguo alla chiesa, sopra il quale fu istituita la Confraternita dell'Immacolata, risalente al 1621. La chiesa dell'Annunziata presenta al visitatore un rivestimento in stile Barocco.
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