Max Fleischer: differenze tra le versioni
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=== La morte ===
L'11 settembre del [[1972]], Max Fleischer si spense all'età di ottantanove anni a [[Woodland Hills (Los Angeles)|Woodland Hills]]<ref>{{en}}[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/1345880/Fleischer-brothers?anchor=ref738704 Scheda] sui fratelli Fleischer su britannica.com.</ref>. Fu artista, scrittore, ed inventore; a lui si devono almeno venti brevetti legati alla produzione cinematografica.
==Personaggi celebri==
Max Fleischer portò su schermo alcuni dei più importanti e celebri personaggi della storia dell'animazione, divenute vere e proprie icone popolari. Il caso più celebre è sicuramente [[Betty Boop]]. Alcuni personaggi vennero creati direttamente da Fleischer, come [[Koko il Clown]] o il cagnolino [[Bimbo (personaggio)]], altri invece furono da lui portati su schermo per la prima volta, come [[Braccio di Ferro (personaggio)]] o [[Superman]].
===Betty Boop===
{{Vedi anche|Betty Boop}}
Il personaggio più celebre creato da Fleischer, divenuto vera e propria icona culturale e popolare, nonchè autentico sex simbol dell'animazione cinematografica.
Betty Boop venne creata nel [[1930]] nel cartone animato [[Dizzy Dishes]], dove appare sotto forma di barboncina antropomorfa, ancora lontana dal design definitivo di provocante donna umana; design che ottenne nel [[1932]] nel cortometraggio [[Bamboo Isle]]. Il personaggio di Betty si ispirava alle flapper, ovvero alle ragazze alla moda nel periodo del [[jazz]], mascoline e provocanti, dalla forte carica erotica.
Betty è solita vestire con un vestitino nero che le scopre le spalle e una giarrettiera, e porta un tipico taglio di capelli tanto alla moda all'epoca. Per il design del personaggio, Fleischer si ispirò principalmente a due attrici molto famose all'epoca: [[Clara Bow]] e [[Helen Kane]]. Di Betty Boop divennero molto celebri le espressioni del parlato e il modo di cantare.
Il personaggio riscosse non solo consensi ma anche molte critiche, e fece scandalo in un periodo nel quale l'animazione era esclusivamente rivolta ad un pubblico infantile, o comunque prevedeva l'inserimento di personaggi positivi e innocenti. Per questo motivo, dopo molte polemiche, il personaggio fu costretto a cambiare e, dalla conturbante donnina sprizzante erotismo da ogni poro, divenire una casalinga vestita in modo casto. Questo portò all'insuccesso del personaggio e al suo abbandono, da parte degli autori, nel [[1939]].
===Koko il Clown===
{{Vedi anche|Koko il Clown}}
Koko il Clown è un altro celebre personaggio creato da Max Fleischer. Venne inizialmente pensato come cavia animata per testare la tecnica del [[rotoscopio]]. Max fece travestire suo fratello [[Dave Fleischer]] da clown e lo fotografò, animandolo successivamente al [[rotoscopio]], generando così il personaggio.
Koko il Clown fu successivamente utilizzato come protagonista della serie di corti animati [[Out of the Inkwell]], che venne prodotta dal [[1918]] al [[1929]], ed ottenne un grande successo di pubblico. Inizialmente il personaggio, non ancora definitivo, non aveva nome proprio, se non un generico "Clown" e successivamente "Fleischer's Clown". Nel [[1923]] ottenne nome e look definitivi, e l'anno dopo, divenne protagonista di una nuova serie: [[Song Car-tunes]]. I Song Car-tunes furono un grande successo, grazie anche all'innovazione importante che apportarono al mondo dell'animazione: il sonoro sincronizzato.
Il [[1931]] vide il personaggio del clown tornare alla ribalta, grazie alla serie dei [[Talkartoons]], nella quale appariva al fianco della nuova eroina dei [[Fleischer Studios]]: [[Betty Boop]]. Nel [[1934]] apparve per l'ultima volta in un Talkartoons dal titolo "Ha! Ha! Ha!", e scomparve per anni dagli schermi, ritornando solo nel 1949 in un piccolo cameo nel cartone "Toys Will Be Toys" e, anni più tardi, nella serie remake per la televisione di Out of the Inkwell e, a fine anni '80, nel film [[Chi ha incastrato Roger Rabbit]]. Al personaggio prestò la voce il cantante [[jazz]] [[Cab Calloway]], in alcuni dei più celebri cortometraggi dei [[Fleischer Studios]], come ad esempio [[Snow-White]] e [[Minnie the Moocher (film 1932)]].
===Bimbo===
{{Vedi anche|Bimbo(personaggio)}}
Bimbo apparve per la prima volta con il nome di "Fitz the Dog" nella serie [[Out of the Inkwell]]. Inizialmente presentava un design differente da quello definitivo: appariva infatti completamente bianco con un grosso nasone nero.
Ripristinato per la serie dei [[Talkartoons]], ne divenne una delle star principali, accompagnando [[Betty Boop]] in più occasioni, e divenendone spalla principale (spesso assieme a [[Koko il Clown]]). In questo periodo ottenne anche il look definitivo, ispirato alla moda dell'epoca (lanciata da personaggi di successo come [[Oswald the Lucky Rabbit]] o [[Topolino]]), con il volto bianco e il resto del corpo, testa compresa, nero. Il declino di un icona come [[Betty Boop]], verso la seconda metà degli anni '30, vide lentamente scomparire anche questo personaggio.
===Braccio di Ferro===
{{Vedi anche|Braccio di Ferro (serie cinematografica)}}
Creato da [[Elzie Crisler Segar]] nelle strisce a fumetti del [[King Features Syndicate]] dal nome Thimble Theatre del [[1929]], fu trasposto su schermo per la prima volta dai [[Fleischer Studios]] nel 1933, in una serie di cortometraggi animati che lo videro protagonista.
Grazie alla serie di Fleischer, divenne popolarissimo e, in generale, viene ricordato come uno dei personaggi dell'animazione di quel periodo, di maggior successo mondiale. Il primo episodio della serie, [[Popeye the Sailor (film)]], uscì per la serie di corti con protagonista [[Betty Boop]], che infatti appare nel corso dell'episodio, mentre danza davanti a un pubblico, in abiti succinti. Mentre il personaggio di Betty Boop andava incontro all'inesorabile declino, per colpa dello scandalo che suscitava e all'applicazione del [[codice Hays]], il personaggio di Braccio di Ferro diveniva sempre più popolare, tanto da diventare la star per eccellenza dei [[Fleischer Studios]] nel [[1936]].
===Superman===
{{Vedi anche|Superman (serie animata)}}
Fleischer e i suoi studi, furono i primi a trasporre il personaggio di [[Superman]], creato da [[Joe Shuster]] e [[Jerry Siegel]] nel [[1938]], in una serie animata, conosciuta con il nome di "Fleischer Superman cartoons", in una serie di 17 cortometraggi animati, prodotti tra il [[1941]] e il [[1943]].
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Fleischer Studios]]
*[[Dave Fleischer]]
*[[Betty Boop]]
== Altri progetti ==
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