Libero arbitrio: differenze tra le versioni

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Una persona sarebbe quello che è in base alle proprie azioni, un uomo viene giudicato colpevole o innocente secondo le proprie scelte, dunque il problema del libero arbitrio continua a presentarsi e a porre delle domande: "Possiamo prevedere i comportamenti umani?", "Le scelte sono solo il frutto di leggi fisiche deterministiche o di leggi quantistiche e in definitiva regolate dal caso?" In entrambi i casi non rimarrebbe molto spazio per il libero arbitrio, se non tramite una [[teoria del tutto]] che apra la via per differenti interpretazioni.
 
Contro questo modo [[riduzionismo|riduzionistico]] di considerare l'essere umano ha preso posizione il [[filosofia della scienza|filosofo della scienza]] [[Karl ReimundRaimund Popper]], che attaccando il cosiddetto [[determinismo]] genetico[[gene]]tico, il [[neodarwinismo]], e la [[sociobiologia]], ha affermato l'autonomia della mente e la sua azione causale nei confronti del cervello e delle sue componenti genetiche. Popper si considera [[dualismo|dualista]] ma non alla maniera di [[Cartesio]], sostenendo che tra i fenomeni mentali e quelli fisici permane una forte dose di incertezza che garantisce l'esistenza del libero arbitrio.<ref>Leonardo Lenzi, ''Neurofisiologia e teorie della mente'', pag. 75, Vita e Pensiero, 2005.</ref>
 
== L´epifenomenismo ==