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'''Sismano''' è una [[Frazione geografica|frazione]] del [[comune italiano|comune]] di [[Avigliano Umbro]], in [[provincia di Terni]].
 
Il piccolo borgo medievale si trova a 13 km da [[Todi]] e a 5 km da Avigliano, ada un'altitudine di 433 m s.l.m.; secondoIl il[[Censimento generale della popolazione e delle abitazioni|censimento Istat]] del [[2001]], ilha rilevato 17 residenti nel [[centro storico]] è occupato da 17 abitanti, a fontefronte di una popolazione complessiva dirilevata in 308 abitanti sull'intero territorio della frazione.
 
== Storia ==
Anticamente, il borgo era indicato con i nomi di ''Susmano'', ''Sosmano'' e ''Submano'', toponimi forse derivanti dalla ''gens Sisimia''.
 
È sovrastato da una grande rocca fortificata con due torri semicircolari, le cui origini risalgono all'[[XI secolo]].
 
Nel [[1324]], nei dintorni del castello si svolse una sanguinosa battaglia tra [[Todi|todini]] e [[Perugia|perugini]], con i loro alleati.
Nel [[1340]] vennela struttura fu ulteriormente fortificatofortificata e fusi trovò al centro di contese tra gli Atti ed i Chiaravalle, famiglie del tuderte che si combattevano per la supremazia.
Dal [[1393]] al [[1500]] si susseguirono vari eventi tragicicruenti, a partire dalla decapitazione di Catalano Atti; nel [[1462]] era proprietà di Matteo di Chiaravalle; solo nel [[1500]] [[Alessandro VI]] risolse la diatriba in favore degli Atti, signori di Todi. Nel [[1575]] accadde un altro evento di sangue, con l'uccisione di Eleonora Atti da parte del marito Orso II Orsini.
 
Tra i proprietari del piccolo castello vi è stato, nel XIII secolo, [[Bonifacio VIII|Benedetto Caetani]]<ref>[[Eugenio Duprè Theseider]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/bonifacio-viii_(Enciclopedia-dei-Papi)/ BONIFACIO VIII], ''[[Enciclopedia dei Papi]]'' (2000), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref>, futuro pontefice col nome di [[Bonifacio VIII]] (il papa che ricevettesubì lola vicenda dello [[schiaffo di Anagni]]).
 
Il 10 aprile del 1607, il castello e la circostante tenuta furono acquistati il 10 aprile del 1607 da [[Bartolomeo Corsini]] (1545-1613), esponente della famiglia fiorentina dei principi [[Corsini]], che ne acquisì la signoria insieme a quelle di [[Casigliano]] e Civitella<ref name="Enc.It.">[http://www.treccani.it/enciclopedia/corsini_(Enciclopedia-Italiana)/ CORSINI], ''[[Enciclopedia Italiana]]'', vol. 11, [[1931]]</ref>. Nel [[1629]], tutti e tre i borghi furono eretti a [[marchesato]] da [[papa Urbano VIII]]<ref name="Enc.It."/>: primo marchese ne fu [[Filippo Corsini]] (1578-1636)<ref name="Enc.It."/>.
 
Tra i marchesi di Sismano vi fu [[Clemente XII|Lorenzo Corsini]], futuro [[papa Clemente XII]]<ref>[[Alberto Caracciolo]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/clemente-xii_(Enciclopedia-dei-Papi)/)/ CLEMENTE XII], ''[[Enciclopedia dei Papi]]'' (2000), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref>
 
La proprietà, nel XXI secolo, è ancora in mano dia una discendente diretta dei Corsini. Dagli anni 2000 il castello è stato adibito a [[residenza d'epoca]].
 
== Economia e manifestazioni ==
A giugno vi si svolge la ''Sagra della Strappatella Contadina'', piatto tipico della taverna paesana.
 
A settembre si festeggia la Madonna Addolorata, in località San Giovenale.