Tarda antichità: differenze tra le versioni

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===Crisi urbana e demografica in Occidente===
La forte instabilità politica, i saccheggi delle soldataglie romane (nel corso delle guerre civili) o barbariche, la stasi produttiva e l'insicurezza dei traffici impoverirono nel corso del Tardo Impero i ceti medi cittadini (artigiani e commercianti), i quali dovevano far fronte anche alla necessità di sfamare le moltitudini di contadini immigrati in città dalle campagne in seguito alla crisi dell'agricoltura. Fino alla fine del IV secolo la parte occidentale dell'Impero era riuscita a sopperire in parte a questa esigenza grazie all'[[evergetismo]]<ref>Comprendeva non solo le distribuzioni gratuite di denaro o generi alimentari, ma anche l'allestimento di giochi, feste e gare, oppure la realizzazione di templi, circhi, terme e teatri.</ref> dei notabili, ma di fronte alla crisi furono proprio le distribuzioni gratuite di denaro o generi alimentari ad essere tagliate. dal regno di [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]] in poi si preferì fare beneficenza alla [[Chiesa latina|Chiesa]], che nel V secolo si sostituì alle istituzioni statali nelle opere di carità, se non nell'amministrazione di molti centri urbani dell'[[Impero romano d'Occidente]]. In quello stesso periodo, o ancor prima, i senatori latifondisti ed i ricchi imprenditori (banchieri, armatori, alti funzionari), che avevano privilegi esorbitanti e vivevano di rendita in un lusso sfarzoso, cominciarono a preferire la vita in campagna a quella in città. Nei loro stessi latifondi cominciarono a concentrarsi attività industriali ed artigianali, capaci di renderli autosufficienti (la conseguenza fu un'ulteriore riduzione delle opportunità di lavoro per i ceti medi cittadini, già in difficoltà per la crisi dei traffici commerciali) e, nel caos generale che anticipò la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], iniziarono a provvedere da sé alla tutela delle loro proprietà, assoldando eserciti privati (i cosiddetti ''buccellarii''). Lo Stato finì per affidare loro quei compiti che non era più in grado di assolvere, come la riscossione delle tasse dei coloni e dei contadini rimasti liberi nei villaggi, che si affidavano ormai a loro per la protezione delle proprie famiglie (fenomeno del ''patronato''): su queste basi si svilupperà la [[signoria feudale]] nel [[Medioevo]]. A partire dal V secolo la vita urbana in Occidente, pur se con alcune importanti eccezioni, fra cui Ravenna, capitale imperiale dal [[402]],<ref>La grande espansione urbana di Ravenna, nel V secolo rese necessaria una nuova cinta muraria in età gotica. Cfr. [[André Guillou]], ''Régionalisme et indépendance dans l'empire byzantin au VIIe siècle. L'exemple de l'Exarchat et de la Pentapole d'Italie'' (Studi storici, Fasc. 75 e 76), Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 1969, pp. 69-70 e nota.</ref> entrò in un processo di decadenza di lunga durata che si sarebbe protratto fino al X o XI secolo e che avrebbe coinvolto anche le campagne. In alcune aree, come l'Italia, si assistette ad un crollo demografico senza precedenti che raggiunse forse il suo culmine nel corso del VI secolo. All'indomani della [[Guerra gotica (535-553)|guerra gotica]] l'Italia, ridotta ormai ad un'economia di sussistenza, ospitava meno di metà della popolazione che possedeva in età augustea, mentre Roma, che ancora all'inizio del V secolo aveva con ogni probabilità una popolazione che oscillava fra i 700.000 e il milione di abitanti,<ref>«Tra i 700.000 e il milione di abitanti sembra un ordine di grandezza del tutto plausibile per l'Urbs imperiale fino all'inizio del V secolo». Cit. da [[Andrea Giardina]] (a cura di), ''Roma antica'', Milano, Mondadori, 2002, p. 92 su licenza della Laterza (Roma-Bari, Giuseppe Laterza & figli, 2000). [[Richard Krautheimer]], per la stessa epoca, fissa il numero di 800.000 abitanti (cfr. ''Rome, Profile of a City, 312-1308'', Princeton, Princeton University Press, 1980, p. 4).</ref> accoglieva entro le sue mura solo alcune decine di migliaia di residenti.
 
===Prosperità dell'Impero romano d'Oriente===