Natoli (famiglia): differenze tra le versioni
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Giovanni di Natoli e Ruffo d'Alifia, Principe di Sperlinga e primo Duca d’Archirafi, notabile letterato, ebbe titolo per privilegio diretto del Sovrano [[Carlo III di Spagna]] il 24 maggio [[1741]]<ref>[http://books.google.it/books?id=d4BWAAAAYAAJ&pg=PA253&dq=%22giovanni+di+natoli%22&hl=it&sa=X&ei=vg6BU9_GBqSt0QWukIHYBg&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q=%22giovanni%20di%20natoli%22&f=false Della Sicilia nobile, Volume 2 Di Francesco Maria Emanuele e Gaetani Villabianca (marchese di)]</ref>, Cavaliere Gerosolimitano per la cui morte i titoli passarono al nipote Francesco Moncada e Natoli dei Principi di Montecateno.
Un Vincenzo Natoli, fu primo concessionario del titolo di Marchese per conto della Giunta di Stato di Sicilia e dei domini di Parma e Piacenza, fu fatto ritornare in Palermo personalmente dal Re delle due Sicilie [[Carlo di Borbone]] nel settembre del [[1758]] per presiedere tutta la gestione del Real Patrimonio di cui gli fu affidato incarico il 18 aprile del [[1761]]. Venne incaricato anche come “Maestro Giustiziere” del Regno detto [[Gran giustiziere]], governando il paese quando il Re era assente, presiedendo la suprema Regia [[Gran Corte]], sia civile che penale e tutto il Corpo del [[Sacro Regio Consiglio]] del governo siciliano. Fu sepolto il 21 ottobre del [[1770]] nella capella del nobile mausoleo edificato per lui nella Chiesa del [[Cimitero dei Cappuccini (Palermo)]], adiacente alle catacombe dove avrebbe voluto essere realmente sepolto, nelle quali fin dal 500 a.C. si esponevano i cadaveri innumerevoli per riflettere sulla "caducità della vita, sulle vanità terrene e sull'inutilità dell'attaccamento degli uomini alle loro fattezze esteriori". Vincenzo si sposò con la nobildonna Maria Sieripepoli che morì a Palermo il 28 ottobre del [[1763]], e generò il figlio Artale Marchese Natoli che vestì la toga di giudice della Regia Gran Corte Civile nel [[1752]] e nel 1754, morì il 28 ottobre [[1768]]. Vincenzo Natoli e Ramondetta succede al padre Artale e si sposò il 28 ottobre del [[1761]] con Brigida Vanni e Marino, figlia di Placido Marchese di S.Leonardo (ex memoriale del 1737 di Benedetto Emanuele)<ref>[http://books.google.it/books?id=nscOAAAAQAAJ&pg=PA492&dq=natoli+nobili&hl=it&sa=X&ei=qdGQU-axIOry7Aa8noDwAw&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q=natoli%20nobili&f=false http://books.google.it/books?id=nscOAAAAQAAJ&pg=PA492&dq=natoli+nobili&hl=it&sa=X&ei=qdGQU-axIOry7Aa8noDwAw&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q=natoli%20nobili&f=false]</ref>. Il secondogenito di Artale, di nome Gaspare morirà a soli 23 anni.
Altri personaggi illustri di questo nome furono Giuseppe Natoli, scrittore e medico che nacque nel [[1853]] e Biagio Natoli, avvocato nato nel [[1845]].
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