Daniel Defoe: differenze tra le versioni
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Defoe nacque in un borgo [[Londra|londinese]], Stoke Newington, il 3 aprile 1660. Suo padre, James Foe, era un membro della [[società dei macellai]], ma mercante di [[candela|candele]]; Daniel modificò il proprio cognome da "Foe" al più [[aristocrazia|aristocratico]] "Defoe" intorno al [[1703]], arrivando in alcune occasioni a dichiarare di essere un discendente della famiglia [[De Beau Faux]].
La famiglia
Convinto sostenitore della causa liberale, nel [[1685]] Defoe si schierò con il [[Duca di Monmouth]] (figlio illegittimo, [[protestantesimo|protestante]], di [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]]), che osteggiava il legittimo erede al trono e fratello di Carlo, il [[cattolicesimo|cattolico]] [[Giacomo II d'Inghilterra|Giacomo
Nel [[1692]], Defoe finì in [[bancarotta]], pagando il suo disastro economico anche con la [[prigione]]. Riuscì a risollevare le proprie condizioni finanziarie dando inizio a una serie di attività disparate: una fabbrica di [[mattone|mattoni]], un servizio di consulenza per il governo, e qualche pubblicazione come [[saggista]]. I saggi di Defoe, di natura [[politica]]
Dopo la morte di [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III]] ([[1702]]), Defoe fu arrestato con l'accusa di avere diffamato la [[Chiesa d'Inghilterra]] nel suo saggio ''La via più breve per i dissenzienti'' (''The shortest way with the dissenters''). Il libro venne messo al [[rogo]], e Defoe subì prima la [[gogna]] e poi nuovamente la prigione, nel carcere di [[Newgate]].
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