Bagliano e Marotta, in ''Economia Monetaria'', Il Mulino, definiscono il signoraggio (pag. 18) come segue:
In linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni di [[monopolio]] dà la possibilità alla [[banca centrale]] di ottenere [[reddito|redditi]] (il cosiddetto signoraggio) pari alla differenza tra i [[ricavi]] ottenibili dall'[[investimenti]] in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) [[costi di produzione]]. Poiché questi redditi derivano dalla condizione di privilegio concessa dallo [[Stato]], i [[profitti]] sono in genere incamerati in misura prevalente da quest'ultimo, sotto forma di [[imposte]]. Un limite alla produzione, potenzialmente illimitata di base monetaria è posto dall'obiettivo del mantenimento di un livello dei [[prezzi]] relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è osservata tra [[inflazione]] e offerta di moneta