Juan Antonio Llorente: differenze tra le versioni

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Nel 1793 su richiesta del ministro della Giustizia l'inquisitore generale Manuel Abad y Lasierra chiede un rapporto sulle procedure adottate nel Sant'Ufficio a Llorente che impiegherà quattro anni per la stesura del documento dove rivela le procedure segrete dell'Inquisizione che critica suggerendone una riforma che non giungerà a compimento. Llorente trasmetterà il suo manoscritto a [[Gaspar Melchor de Jovellanos]] che l'utilizza come fonte per il suo "rapporto al Re sul tribunale dell'Inquisizione" che gli procurerà l'incarceramento nella prigione del Castello di Bellver, a [[Maiorca]].
 
Dopo essere stato accusato dall'Inquisitore Generale Ramon Arce di tradire il Sant'Ufficio, Llorente, condannato al pensionamento forzato di un mese e alla rimozione dalle sue cariche, si ritira in un convento (1801-1805). Ritorna in auge e diventa canonico del Primate di Toledo, maestro di scuola del capitolo e cancelliere della università. Viene insignito del cavalierato dell'Ordine di Carlo III.
 
===Progressista ''afrancesado''===
 
Quando l'esercito francese invade la Spagna nel 1808 Llorente si schiera con il re francese [[Giuseppe Bonaparte]] e manda a Napoleone
un suo progetto di "riforma drlla Chiesa spagnola" dove propone una distribuzione del clero secolare nell'ambito delle divisioni amministrative e l'abolizione degli ordini monostici. Questa sua iniziativa gli fa da trampolino di lancio per la sua carriera politica. Giuseppe Bonaparte lo chiama al Consiglio nazionale dove si distingue fra gli [[afrancesados]]schierati con Bonaparte. Nominato Consigliere di Stato per gli affari ecclesiastici è promosso Cavaliere Commendatore dell'Ordine reale di Spagna. Llorente difende il nuovo regime nelle sue opere ''Raccolta di documenti sulle dispense matrimoniali e altri punti della disciplina ecclesiastica'' (1809) e ''Tesi sul potere che hanno avuto fino al XII secolo i re spagnoli sulla ripartizione delle diocesi e altri punti tratti dalla disciplina ecclesiastica'' (1810). Assume le funzioni di gestore dei beni nazionali e confisca i beni della giunta insurrezionale di Cadice. S'impegna per l'abolizione dell'Inquisizione che verrà soppressa nel 1808 e presenta un progetto per la divisione della Spagna in prefetture e sottoprefetture ricalcata sul modello rivoluzionario francese che rimarrà inattuato per lo scoppio della guerra civile.