Diffusione dell'aikido in Italia: differenze tra le versioni
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Nell'ottobre 1975 per la prima volta il ''Doshu Kisshomaru Ueshiba'' si reca in visita in Italia a Roma presso il Dojo Centrale dell'Aikikai d'Italia. Qui tiene una memorabile ''embukai'' (manifestazione per il pubblico) coadiuvato dai maestri ''Hiroshi Tada'' e ''Nobuyoshi Tamura''.
==== Anno 1977: U.I.S.P. (Unione Italiana Sport Popolare), accordo di collaborazione con l'
Nell'estate 1976 l'''Aikikai d'Italia'' ratifica con delibera assembleare del 9 agosto, l'accordo con la U.I.S.P. per concedere a quest'associazione la possibilità di far praticare l'aikido ai suoi iscritti sotto il diretto controllo di istruttori qualificati dall'Aikikai d'Italia.
==== Anno 1978: l'
La costituzione dell'Aikikai d'Italia in associazione, sebbene ancora priva del riconoscimento della persona giuridica, consentì di attivare le procedure previste dalla legge italiana al fine di ottenere dallo Stato Italiano il riconoscimento giuridico che, dopo un tentativo infruttuoso presso il Ministero della Pubblica Istruzione dell'epoca, ebbe infine successo presso il ''Ministero dei Beni Culturali'', utilizzando la nuova denominazione di ''Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese'' ed il riconoscimento con conseguente erezione in Ente Morale, arrivò con D.P.R. n° 526 dell'8 luglio 1978.
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