Matteo Ricci: differenze tra le versioni
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# Nel [[1595]] Ricci progettò di recarsi a [[Nanchino]] e [[Pechino]], partì il 18 aprile al seguito di un gran Mandarino che si recava a queste due città, ma fu fermato poco dopo l'inizio del viaggio. Il 28 giugno si stabilì a [[Nanchang]] (circa 1.460 km da Pechino), capoluogo del [[Jiangxi]], fondandovi la terza residenza. A Nanchang, su richiesta del Principe di Kienan, raccolse e tradusse in cinese i ''Detti dei nostri filosofi e dei nostri santi sull'amicizia'': fu la prima opera scritta in cinese da Ricci, primo [[sinologia|sinologo]] europeo. Compose inoltre il ''Palazzo della memoria'', un trattato di [[mnemotecnica]] che riscosse un grande successo.
# Nel [[1597]] il Visitatore e Provinciale padre [[Alessandro Valignano]] nominò Ricci Superiore della Missione di Cina.
# Al seguito del Ministro dei Riti, che intendeva fargli riformare il calendario cinese, il 25 giugno [[1598]] Ricci lasciò Nanchang alla volta di [[Nanchino]] (circa 1.000 km da Pechino). Ritornato a Nanchino il 6 febbraio [[1599]], decise di fondare in quella città un'altra residenza. Ricci perfezionò il dizionarietto portoghese-cinese su cui lavorava da anni (fu il primo lavoro sinologico del genere) annotando toni e consonanti aspirate. Completò anche una parafrasi latina dei "Quattro libri" confuciani (四书) e tracciò tre carte geografiche del mondo in lingua cinese: la prima suscitò stupore e indignazione nei suoi interlocutori cinesi,
# 24 gennaio [[1601]]: ingresso pubblico a [[Pechino]]. Tre giorni dopo, ammesso a corte, Ricci offrì alcuni quadri religiosi raffiguranti il Salvatore, la Madonna e San Giovanni, assieme ad altri doni di vario genere.
[[File:Ricci Guangqi 2.jpg|thumb|Ricci e [[Xu Guangqi]] in una illustrazione del [[1670]]]]
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