Cacciata dei progenitori dall'Eden: differenze tra le versioni
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| ubicazione=[[Cappella Brancacci]], [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Firenze)|chiesa di Santa Maria del Carmine]]
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La '''Cacciata dei progenitori dall'Eden''' è un [[affresco]] (260x88 cm) di [[Masaccio]] facente parte della decorazione della [[Cappella Brancacci]] nella [[chiesa di Santa Maria del Carmine (Firenze)|chiesa di Santa Maria del Carmine]] a [[Firenze]]. L'opera è databile al [[1424]]-[[1425]] circa e ritrae una famosa scena dell'[[Antico Testamento]], ovvero l'espulsione di [[Adamo]] ed [[Eva]] dall'[[Giardino dell'Eden|Eden]], dal libro della ''[[Genesi]]''.
==Storia==
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L'affresco della ''cacciata'' si trova a sinistra in un riquadro alto e stretto sullo spessore dell'arcone che delimita la cappella, in posizione speculare rispetto a un soggetto simile dipinto da Masolino: il ''[[Peccato originale (Masolino)|Peccato originale]]''. Le due scene della ''Genesi'' aprivano il ciclo pittorico delle ''Storia di san Pietro'' e simboleggiavano la dannazione dell'umanità tramite l'errore dei progenitori, che poi veniva redenta tramite l'azione di [[san Pietro]] e quindi della [[Chiesa romana]] che da lui discese.
[[Adamo]] ed [[Eva]] sono raffigurati nudi, con uno straordinario realismo. In questo caso si intuisce come anche i difetti, per altro minori (come la caviglia di Adamo un po' tozza), non siano dovuti a imperizia, ma a una ricerca di maggiore espressività. I due protagonisti sono rappresentati in espressioni di toccante dolore e condividono la loro colpa senza accusarsi a vicenda.
Vi sono alcuni particolari che differenziano l'affresco dalla scena descritta nella ''[[Genesi]]'':
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