The Platters: differenze tra le versioni

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Solo dopo qualche mese il disco viene recapitato al famoso [[disc-jockey]] [[Alan Freed]] di [[Cleveland]], che comincia a trasmetterlo nelle radio locali. Di qui nasce l'interesse degli ascoltatori e la scalata alle classifiche nazionali, determinata da una serie di novità che caratterizzano il gruppo: in primo luogo la voce solista, elegante e impostata, di Tony Williams, proveniente dalla tradizione [[gospel]], che utilizza per la prima volta il famoso "singhiozzo" per spezzettare le note; la presenza di un elemento femminile nel gruppo (la giovanissima Zola Taylor) che rende unici gli impasti vocali; infine la presenza degli archi negli arrangiamenti, novità assoluta per un gruppo di colore.
 
Dopo ''Only You'' (che arriva anche in Italia con più di un anno di ritardo e diventa il disco più venduto del [[1957]]), il successo si ripete con ''My prayer'', cover di un brano francese del 1939 (''Avant de mourir'') che raggiunge la prima posizione negli Stati Uniti per due settimane nel [[1956]], ''Twilight Time]] che raggiunge la prima posizione nel [[1958]] negli Stati Uniti e la terza nel Regno Unito, ''The great pretender'' e ''You'll never never know'', tutte arrangiate con il famoso ''terzinato'' che inflazionerà la musica popolare per circa un decennio. Lo stile dei Platters influenzerà molti musicisti in Europa, alcuni dei quali daranno vita a gruppi vocali che seguono lo stesso stile, come ad esempio il complesso milanese ''"[[I Campioni]]"'' di cui faranno parte, in periodi diversi, anche [[Tony Dallara]] e [[Lucio Battisti]].
 
Il gruppo scriverà un importante capitolo della storia della musica attraverso un genere molto innovativo per l'epoca vendendo ben 53 milioni di dischi, con successi planetari quali ''Smoke gets in your eyes'', ''Twilight clock'', ''Harbor lights'', ma subisce una prima battuta d'arresto quando, nel [[1960]], il solista Tony Williams decide di mettersi in proprio. Di qui una serie di rimaneggiamenti, anche pesanti, nella formazione e l'utilizzo del nome "The Platters" da parte di ciascun componente che decideva di formare un proprio gruppo, tanto che si è venuta a creare nel tempo una paradossale situazione, che dura ancora oggi, in cui circa un centinaio di gruppi vocali continuano ad esibirsi nei circuiti revival, usando più o meno legittimamente il nome "The original Platters".