La bara d'argento: differenze tra le versioni

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[[Inghilterra]] [[XII secolo]]. Nel giardino dell'[[abbazia]] benedettina di [[Shrewsbury]], fratello Cadfael si occupa delle sue piante, aiutato da due giovani novizi, fratello John e fratello Columbanus. Cadfael, che in passato è stato anche marinaio ed ha partecipato anche alla [[Crociata]], adesso ha messo da parte l'irruenza appassionata della giovinezza per dedicarsi alle erbe medicinali ed alla preghiera.
 
Per dare ancora più lustro all'abbazia, il priore Robert ha trovato una soluzione perfetta: traslare nel monastero di Shrewsbury le reliquie di [[Winfreda del Galles|Santa Winifreda]]. Con questa "santa missione" da Shrewsbury partono sei monaci, il priore, fratello Jerome e fratello Cadfael con i due novizi John e Columbanus. Arrivati a Gwytherin, il piccolo borgo [[Galles|gallese]] ove riposano le spoglie della santa, i monaci benedettini si accorgono che il loro progetto non è accolto con entusiasmo dagli abitanti del luogo.
 
Durante la riunione in cui la comunità di Gwytherin deve concedere il suo assenso alla traslazione, uno fra i notabili del borgo, Rhisiart, si oppone esplicitamente al disegno del priore Robert, convincendo con le sue parole la maggioranza degli altri "uomini liberi" chiamati alla decisione. Avendo provato senza successo a corrompere Rhisiart con una borsa di monete, il priore Robert dichiara il suo oppositore colpevole di [[blasfemia]], ma l'intervento di padre Huw, parroco del borgo, riesce a ricomporre la situazione fissando un nuovo appuntamento per l'indomani.