Urbano Cioccetti: differenze tra le versioni
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→L’elezione a sindaco e la rinuncia a commemorare la liberazione di Roma: terminologia giuridica e ortografia |
→L’elezione a sindaco e la rinuncia a commemorare la Liberazione di Roma: le dimissioni diTupini: in virtù della normativa dell'epoca, un sindaco che si volesse candidare al parlamento era tenuto a dimettersi entro 6 mesi dalle elezioni. |
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=== L’elezione a sindaco e la rinuncia a commemorare la Liberazione di Roma ===
Il 27 dicembre [[1957]], il sindaco di Roma, [[Umberto Tupini]], si dimise dalla carica, avendo
L’appoggio esterno dei partiti di destra alla Giunta Cioccetti era stato contrattato politicamente, come affermò il 15 gennaio successivo il capogruppo del MSI Aureli<ref>Gianfranco Berardi, ''cit.''</ref> e comprendeva la rinuncia a commemorare il quindicesimo anniversario della [[Liberazione di Roma]] dai nazi-fascisti, il 4 giugno [[1959]]. Fu lo stesso Cioccetti a dare l’annuncio ufficiale di tale scelta, in risposta ad una interrogazione consiliare, alcuni giorni precedenti la ricorrenza<ref>Gianfranco Berardi, ''cit.''</ref>. Tale scelta, tuttavia, isolò politicamente Cioccetti anche all’interno del suo partito; e ciò si evinse dalle dichiarazioni dei suoi colleghi della [[Camera dei deputati|Camera]] e del Senato, quando i due rami del [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]], contrariamente al Comune di Roma, commemorarono solennemente l’evento. Inoltre, Cioccetti dovette resistere all’iniziativa dell’opposizione di sinistra, che prwsentò in Consiglio comunale una mozione di sfiducia; tale richiesta fu respinta il 23 giugno [[1959]]<ref>Gianfranco Berardi, ''cit.''</ref>.
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