Stellinga: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ortografia
mNessun oggetto della modifica
Riga 3:
 
==Antefatto==
Durante la guerra interna all'[[Impero carolingio]] (840–843) tra gli eredi di [[Ludovico il Pio|Ludovico I]], gli Stellinga ottennero l'appoggio politico e militare di [[Lotario I]]. Le fonti storiche riferiscono infatti che quest'ultimo, in cambio del supporto degli Stellinga alle proprie ambizioni al trono della Francia orientale, aveva promesso loro di "dare a ciascuno la possibilità di scegliere tra la legge attuale e l'uso degli antichi Sassoni"<ref name="EB"/>.
 
Alla vigilia della rivolta i nobili Sassoni, gli edeling, erano divisi in due distinte fazioni: alcuni sostenevano l'influenza Hattonide e l'unità imperiale mentre altri si erano schierati apertamente con [[Ludovico II il Germanico|Ludovico il Germanico]] durante la sua invasione dell'[[Alemannia]] nell'[[839]]. Alla morte di Ludovico il Pio, Ludovico il Germanico depose il leader Hattonide Banzleib dai propri incarichi reali: questa azione gli valse il sostegno delle famiglie sassoni Ecbertiner e Bardonids: fu questa politica a spingere Lotario a chiedere l'appoggio degli stati più bassi della popolazione<ref name="GB"/>.
Riga 10:
Le principali fonti che descrivono gli Stellinga sono rappresentate dagli Annales Xantenses (compilati da Gerward), dagli Annales Bertiniani (redatte da Prudentius di [[Troyes]]), dagli Annales Fuldenses (scritte da [[Rudolf di Fulda]]) e dall'Historiae di [[Nitardo]]. Gerward scrisse che nell'anno [[841]] "in tutta la Sassonia gli schiavi si sono sollevati con grande violenza contro i loro padroni e hanno usurpato il nome di stelling commettendo atti inconsulti. E la nobiltà di questo paese fu tormentata e umiliata assai da questi schiavi"<ref name="GB"/>. Per Rudolf di Fuda invece il movimento rappresentò "una potente cospirazione di liberti, che tentò di opprimere i loro legittimi padroni"<ref name="EB"/>. Per la storiografia moderna, tuttavia, queste fonti non sono attendibili quando parlano di una sollevazione di soli liberti e, tanto meno, quando indicano gli schiavi come soggetto attivo e precipuo del movimento. Tale interpretazione storiografica individua infatti quale scopo predominante degli autori sopracitati, lungi da essere quello di descrivere storicamente quanto accaduto, era il denigrare e lo svilire la ribellione, per compiacere il contesto sociale (la nobiltà) di cui erano parte integrante<ref name="EB"/>. Le opere di Nitardo e Prudentio, pur anch'esse viziate da una visione di parte, sono invece considerate più attendibili per quanto riguarda la composizione del movimento.
 
Lotario insieme al proprio figlio, [[Lotario II di Lotaringia|Lotario II]], incontrò i leader del movimento, insieme a parte della nobiltà sassone che era rimasta fedele loro, a [[Spira (Germania)|Spira]] alla fine del [[841]]. Ludovico il Germanico, tuttavia, marciò contro i "liberi sassoni che stavano cercando di opprimere i loro legittimi signori" e li "schiacciò spietatamente condannando a morte i loro capofila".Gli stessi nobili sassoni distrussero quel che rimaneva del movimento con una brutale azione militare nell'843.
 
==Storiografia==