Eddy Merckx: differenze tra le versioni
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| Riga 65: ==Carriera== === Gli esordi e le prime vittorie === Dopo aver praticato anche [[calcio (sport)|calcio]] e [[pugilato]],<ref name=Signorcannibale/> Edouard Louis Joseph Merckx si avvicinò al ciclismo all'età di otto anni: suo idolo di allora era [[Stan Ockers]], poi tragicamente deceduto in un incidente in pista nel [[1956]].<ref name=merckxbio>{{cita web|url=http://www.eddymerckx.be/biography|titolo=Eddy Merckx Cycles - Biography|accesso=19 agosto 2011|editore=www.eddymerckx.be|lingua=en}}</ref> Merckx acquisì licenza di ciclista debuttante il 23 giugno [[1961]], all'età di sedici anni, con il club Evere Kerkhoek Sportif, e il mese dopo, precisamente il 16 luglio, fece il proprio esordio a [[Laeken]].<ref name=palmaresmdc/> Il primo successo targato Merckx arrivò il 1º ottobre dello stesso anno, a [[Petit-Enghien]], seguito nel 1962 da altre 23 vittorie nella medesima categoria, e tra esse il [[Campionati belgi di ciclismo su strada|titolo nazionale]].<ref name=palmaresmdc/> L'8 gennaio [[1963]] prese licenza di corridore dilettante; in quella stagione disputò 72 corse e se ne aggiudicò ben 28 tra strada e pista. L'anno dopo aggiunse al proprio palmarès altri 24 successi, il più importante dei quali fu quello nella prova in linea dilettanti ai [[campionati del mondo di ciclismo su strada 1964|campionati mondiali]] di [[Sallanches]].<ref name=palmaresmdc/> In ottobre si piazzò quindi dodicesimo nella corsa olimpica su strada dei [[Ciclismo ai Giochi della XVIII Olimpiade|Giochi]] di [[Tokyo]], dove fu poi === 1965: L'esordio fra i professionisti con la Solo-Superia === Riga 87: Tra maggio e giugno dominò il [[Giro d'Italia 1968|Giro d'Italia]] – batté il compagno di stanza Adorni – diventando il primo belga a vincere la "Corsa Rosa e ottenendo al contempo il primo di undici successi nei ''Grand Tours''.<ref name=belgianitalians/> In quel Giro indossò per undici giorni la [[maglia rosa]], conquistò tre tappe e primeggiò pure nella graduatoria dei [[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Gran Premi della Montagna]] e in quella [[Classifica a punti (Giro d'Italia)|a punti]]. Il suo fu strapotere, e lo dimostrano azioni come quella che, sulle [[Tre Cime di Lavaredo]], lo portò ad indossare per la prima volta il simbolo del primato al Giro:<ref name=laprimarosa>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/dicembre/03/Merckx_prima_rosa_sulle_Tre_ga_10_061203031.shtml|titolo=Merckx e la prima rosa sulle Tre Cime nel 1968|accesso=19 agosto 2011|data=3 dicembre 2006|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=Claudio Gregori}}</ref> quel giorno, sotto la neve delle Dolomiti, andò prima a recuperare nove minuti sul fuggitivo [[Franco Bitossi]] e sui suoi quindici compagni d'avventura, e poi staccò di quattro minuti [[Gianni Motta|Motta]] e [[Italo Zilioli|Zilioli]], di sei il rivale Gimondi e la maglia rosa [[Michele Dancelli]], di otto [[Julio Jiménez]].<ref name=laprimarosa/> Cominciò in quel momento, a detta di molti, l'era Merckx.<ref name=Signorcannibale/><ref name=belgianitalians>{{cita news|url=http://autobus.cyclingnews.com/road/2009/giro09/?id=/features/2009/giro09_eddy_merckx|titolo=The Belgian Italians couldn't resist - Eddy Merckx|accesso=18 agosto 2011|data=28 maggio 2009|lingua=en|pubblicazione=autobus.cyclingnews.com}}</ref> ==== 1969: il caso doping e il dominio Nel [[1969]] completò il tris alla Milano-Sanremo, eguagliando [[Fausto Coppi]]. Decisivo quel giorno fu il suo attacco sulle ultimissime rampe del [[Poggio (Sanremo)|Poggio]] e una discesa a tutta verso Via Roma: sul traguardo Merckx andò così a precedere di 12" [[Roger De Vlaeminck]] e gli altri inseguitori.<ref>{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1969&month=03&day=19|titolo=Tris a Sanremo del “cannibale” Merckx|accesso=20 luglio 2012|editore=cinquantamila.corriere.it}}</ref> Ma in quasi tutte le gare di quell'inizio di stagione il fiammingo seppe essere protagonista, dal momento che conquistò anche Parigi-Nizza, Giro delle Fiandre (con 5 minuti su Gimondi e otto su [[Marino Basso|Basso]] dopo un attacco solitario, sotto la pioggia e il vento, cominciato a 70 chilometri dall'arrivo) e [[Liegi-Bastogne-Liegi 1969|Liegi-Bastogne-Liegi]], oltre a piazzarsi secondo alla Roubaix e terzo all'[[Amstel Gold Race 1969|Amstel Gold Race]]. Stante l'ottima condizione di forma, al [[Giro d'Italia 1969|Giro d'Italia]] sembrava avviato verso un altro trionfo, ma così non fu. Prima dell'inizio della diciassettesima tappa che, quel 2 giugno, avrebbe portato il gruppo da [[Celle Ligure]] a [[Pavia]], Merckx venne infatti escluso dalla corsa perché trovato positivo, nel controllo [[antidoping]] svolto dai commissari dell'UCI il giorno prima, alla [[fencamfamina]], un [[anfetamina|anfetaminico]] commercializzato sotto i marchi Ritolin, Reactivan o Euvitol.<ref name="100storie109110">{{cita libro| Beppe| Conti| 100 storie del Giro| 2008| Graphot Editrice| Torino|wkautore=Beppe Conti |isbn=88-89509-67-8|cid=100 Storie |pagine=pp. 109-110}}</ref><ref name="ilciclismo">{{cita web|url=http://www.ilciclismo.it/dev/index.php/app/ilciclismo/ilciclismoID/session/mod/pages_news_details/page_id/6859/chapter_id/4|titolo=MERCKX DOPATO AL GIRO '69. CANNIBALE O ORCO? |accesso=19 agosto 2011|editore=www.ilciclismo.it|autore=Mauro Melani}}</ref><ref name=warmwelcome>{{cita news|url=http://www.cyclingnews.com/features/will-eddy-receive-a-warm-welcome|titolo=Will Eddy receive a warm welcome?|accesso=19 agosto 2011|data=29 settembre 2008|lingua=en|pubblicazione=www.cyclingnews.com}}</ref><ref name=cacciatodalgiro>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/giugno/06/Merckx_positivo_cacciato_dal_Giro_ga_0_9906069133.shtml|titolo=Merckx positivo: cacciato dal Giro nel 1969|accesso=19 agosto 2011|data=6 giugno 1999|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport|archiviostorico.gazzetta.it]]|autore=[[Rino Negri]]}}</ref> In quel momento stava vestendo la maglia rosa per il sesto giorno, e aveva già vinto quattro tappe. | |||