Diktat: differenze tra le versioni
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I ''diktat'' vengono imposti storicamente richiedendo soluzioni drastiche e imponendo ''[[aut-aut|aut aut]]''.
Il termine fu usato per la prima volta nel 1919 in un giornale francese a proposito del trattato di pace di Versailles imposto alla Germania sconfitta. È però entrato nell'uso giornalistico durante gli anni della [[guerra fredda]] dove si parlava di [[Politburo]] ''diktat'' da [[Mosca (Russia)|Mosca]] per descrivere e connotare le imposizioni da parte dei [[Burocrazia|burocrati]] della ex-[[Unione Sovietica|URSS]] nei confronti dei [[Patto di Varsavia|paesi satelliti]], degli [[Stati Uniti d'America]] o dei paesi che ponevano in essere politiche e/o azioni reputate lesive delle politiche o azioni condotto dall'[[Unione Sovietica]].
In taluni campi i ''diktat'' sono seri e più minacciosi, specialmente in politica estera: si possono portare ad esempio i ''diktat'' politici da parte del governo americano, mentre rimangono nella [[storia]] i ''diktat'' del [[nazismo]].
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La voce di conseguenza ha assunto una connotazione negativa e di delazione.
I giornalisti hanno riportato una serie di diktat in vari campi: in [[economia]] si è parlato di ''diktat'' delle istituzioni nei confronti dei grandi gruppi come nel caso della disputa tra [[Unione europea]] e [[Microsoft]] per la pubblicazione dei codici sorgente di [[Microsoft Windows]], o associazioni espressione di interessi nazionali
Nella stampa italiana vi è un ampio uso dei ''diktat'' riferiti ad avvenimenti di ambito politico. Il termine viene utilizzato sia in riferimento alle richieste sindacali nei confronti di politici, sia alle richieste dei politici nei confronti dei propri alleati per ottenere coesione (come nel caso della proposta di leggi passate con la richiesta della [[fiducia di governo]]), sia in riferimento alle affermazioni politiche volte all'imposizione di regole o atti di varia natura.
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