Quaderni del carcere: differenze tra le versioni

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=== Gli intellettuali ===
<nowiki>Per Gramsci, tutti gli uomini sono intellettuali, dal momento che «non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'</nowiki>''homo faber'' dall'''homo sapiens''»,<ref>Quaderni del carcere, ''Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura'', p.6</ref> in quanto, indipendentemente della sua professione specifica, ognuno è a suo modo «un filosofo, un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale» ma non tutti gli uomini hanno nella società la funzione di intellettuali.
 
Storicamente si formano particolari categorie di intellettuali, «specialmente in connessione coi gruppi sociali più importanti e subiscono elaborazioni più estese e complesse in connessione col gruppo sociale dominante». Un gruppo sociale che tende all'egemonia lotta «per l'assimilazione e la conquista ''ideologica'' degli intellettuali tradizionali [ ... ] tanto più rapida ed efficace quanto più il gruppo dato elabora simultaneamente i propri intellettuali organici».<ref name="Quaderni del carcere, cit., p. 7"/>