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La ragazza, svolgendo indagini, apprende inoltre che gli antenati dei suoi presunti familiari erano alchimisti, e che la loro ricerca durata secoli era volta nei confronti di un elemento chiamato ''Azoth'', dotato di particolari proprietà. Continuando le sue ricerche, Fiona si dirige verso un osservatorio astronomico, dove poco prima rinviene alcune lettere indirizzate a lei da parte di un tale ''Lorenzo'', che sembra voler aiutare la ragazza a fuggire. L'osservatorio porta verso una cappella nella quale è custodita la chiave per un'area più antica e vicina all'uscita dai boschi del castello. Tuttavia, la ragazza viene raggiunta da Debilitas, che blocca l'entrata e si precipita verso la ragazza. Lo scontro, nel quale la ragazza usa un espediente per far precipitare un enorme lampadario sull'uomo ha due esiti differenti nei quali si vede, da un lato, la sconfitta di Debilitas, che si rassegna e smette di perseguitare Fiona, e dall'altro, la morte di questi.
Al termine dello scontro, Fiona recupera una chiave che si accinge ad utilizzare, ma appare Daniella, che la esorta a recarsi nella sala per l'ora di cena. Al termine del suo pasto, Fiona è colta improvvisamente da vertigini e spossamenti, e quindi, decide di andare riposarsi. Si risveglia poche ore dopo, quando si rende conto che Daniella la sta toccando. La domestica continua ad osservarla attentamente, poi
Fiona si dirige presso la porta che aveva raggiunto in precedenza, aprendola, e attraversa un lungo corridoio, che la porta in un'area ancora più antica del castello, conosciuta come la ''Magione''. Tale luogo si scopre essere l'area in cui un antenato di Fiona vissuto all'incirca nel [[XVI secolo]], Aureolus Belli, compiva diversi esperimenti alchemici nell'intento di trovare un sistema per ottenere l'immortalità. L'uomo riuscì, in parte, a raggiungere il suo obiettivo, ma sebbene egli continuasse a vivere oltre le comuni aspettative di vita, il suo corpo faticava tuttavia a combattere il naturale invecchiamento e finiva inevitabilmente con il deteriorarsi. Per risolvere tale problema, Aureolus generò, tramite alcuni processi alchemici e botanici una pianta in grado di fornire sangue ed altre materie prime che potessero consentire la preservazione del corpo, la [[mandragora]], ma questa creatura si rivelò poco più che un [[placebo (medicina)|placebo]] e l'uomo, ormai quasi ridotto ad una [[mummia]] vivente, comprese che soltanto un particolare elemento, l'Azoth, gli avrebbe consentito di vivere in eterno e con un corpo sempre giovane ed efficiente. La ricerca su tale elemento venne poi proseguita dai presunti discendenti dell'uomo, quasi tutti conosciuti con il nome di Aureolus Belli.
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'''Curiosità'''
* Si può notare che Daniella ha sempre le mani sporche di sangue o piene di tagli. Probabilmente è dovuto al fatto che abbia provato a tagliarsi per sentire dolore. Tuttavia questo dettaglio non viene mai menzionato nel gioco.
* Fiona non conosce il nome di Daniella. Difatti, quando si rivolge a codesta, usa le parole "lei" o "la cameriera". Il suo nome è elencato solo nel libretto del
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* Daniella possiede una tinta per capelli viola, quasi la stessa tonalità della pelle di Lorenzo nella Modalità Difficile. E' possibile che il colore viola sia collegato ad una sostanza alchemica o all'Azoth stesso.
* E' probabile che Daniella stesse cucinando dei resti umani nella pentola e, forse, si trattava di Ayla, la madre di Fiona.
* L'unico finale in cui lei non muore è nel "Dona Nobis Pacem".
* Dopo la morte di Daniella nella Modalità Difficile, il suo abito non è più rosso, ma è del suo colore originale.
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