Alla vigilia (Turgenev): differenze tra le versioni

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== Critica ==
Il titolo "Alla vigilia" può riferirsi alla [[guerra di Crimea]], che seguirà immediatamente le vicende narrate nel romanzo, sia le [[Riforme nell'Impero russo|grandi riforme di Alessandro II]] (abolizione della servitù della gleba, riforme nell'amministrazione, nella scuola e nella culturachecultura) che seguirono di poco queste vicende<ref name = Logatto>[[Ettore Lo Gatto]], ''Op. cit.'' in Bibliografia</ref>.
 
La trama del romanzo, come disse l'autore, fu ricavata da un manoscritto lasciatogli da un certo Vasilij Karateev, partito per la guerra di Crimea nel 1855. Nel manoscritto Karateev raccontava che a Mosca si era innamorato di una fanciulla la quale si era invaghita però di un patriota bulgaro che aveva poi seguito in Bulgaria, dove lui era morto<ref>«Lettera ad E. E. Lambert del 27 marzo 1859». In: Elizabeth Cheresh Allen (ed.), ''Essential Turgenev'', Evanston: Northwestern University Press, 1994, ISBN 0810110601, ISBN 9780810110601, pp. 480-81 ([http://books.google.it/books?id=F_dQW78SaScC&pg=PA480 Google libri])</ref>. Anche Karateev non ritornò dalla guerra, essendo morto di [[Tifo esantematico|tifo]] in Crimea<ref>[https://ru.wikisource.org/wiki/Предисловие_к_собранию_романов_в_издании_1880_г._(Тургенев) (Предисловие_к_собранию_романов_в_издании_1880_г., Predislovie k sobraniû romanov v izdanii 1880, Prefazione alla raccolta di romanzi di Turgenev del 1880)]</ref>. Sono stati identificati i personaggi di questa vicenda, risultata vera. Il personaggio di Dmitri Insarov è stato identificato nel bulgaro Nikolaj Dimitrov Katranov, giunto in Russia nel 1848 per studiare all'Università di Mosca, deciso a tornare nella città natale di Svištov con la moglie russa Larisa allo scoppio della guerra di Crimea nel 1853, e morto di tisi nel maggio dello stesso anno a Venezia<ref>Lebedev Û. Turgenev, ''Žizn' zamečatel'nyh lûdej'', M.: Molodaâ gvardiâ, 1990. p. 608, ISBN 5-235-00789-1</ref>. Le discussioni e le idee discusse nel romanzo rappresentano, secondo la maniera di Turgenev, quelle comuni nella Russa degli [[anni 1840|anni quaranta dell'800]]. Per esempio, l'elegante e leggero Šubin è filofrancese, il leale, dotto, idealista Bersenev filotedesco. Elena è una creatura superiore ai due, mentre Insarov è il ritratto della volontà e della tenacia<ref name = Logatto/>. Il romanzo tuttavia non suscitò vere e proprie polemiche, ma fu anzi apprezzato per la rappresentazione della Russia in un'epoca così importante<ref name = Logatto/>.