Psicosomatica: differenze tra le versioni

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In Italia, lo psicologo [[Ferruccio Antonelli]] nel [[1981]] iniziò a parlare di “brositimia”, letteralmente “sentimento ingoiato”.
Secondo questo autore, le persone affette da disturbi di natura psicosomatica, presenterebbero difficoltà nel reagire alle avversità della vita, tanto che questo loro stile di vita risultò essere il principale responsabile delle loro sofferenze, la più chiara espressione della somatizzazione dell’ansia. “Mandare giù”, d’altra parte, ricorda il comportamento dello struzzo: non risolve i problemi ma li dirotta all’interno lasciandoli irrisolti.
 
===Approccio omeopatico===
Una rivalutazione della correlazione tra [[mente]] e [[corpo (anatomia)|corpo]] è venuta inoltre dalla [[medicina omeopatica]], nell'ambito della quale, oltre alla psicosomatica, si evidenziano anche le influenze che il corpo (''soma'') può avere sulla [[psiche]], a proposito delle quali si parla in questo caso di approccio «somato-psichico».<ref>Valter Masci, ''Omeopatia: tradizione e attualità'', p. 24 e segg., Tecniche Nuove, 2003.</ref> La soluzione proposta dall'omeopatia, comune ad altre forme di terapia [[olismo|olistica]] che intendono andare oltre la visione cosiddetta «organicista» della medicina ufficiale, limitata cioè alla cura dei singoli [[Organo (anatomia)|organi]] ammalati, si basa sulla legge di similitudine, secondo cui esiste un'[[analogia (filosofia)|analogia]] tra i [[sintomi]] presentati dal paziente e gli aspetti fisici, psichici e ambientali in cui essi sono maturati. In tal senso l'omeopatia può essere considerata non solo un rimedio, ma anche un principio filosofico.<ref>[[Thorwald Dethlefsen]], ''Homöopathie als Urprinzip'', Monaco di Baviera, Hermetische Truhe, 1981.</ref> Seguendo quest'accezione non si fa necessariamente uso di farmaci materiali anche nel trattamento di disturbi fisici, ma sarebbe sufficiente intervenire piuttosto sull'origine psichica del problema: è il caso, ad esempio, della cosiddetta «terapia verbale» ideata dalla dottoressa [[Gabriella Mereu]] per curare il male con lo stesso male, cioè rivelando alla coscienza del paziente la [[metafora]] morale espressa dalla sua [[malattia]].<ref>Gabriella Mereu, ''La Terapia Verbale: le nostre parole spiegano le nostre malattie'', Macro Edizioni, 2008: «se [...] la malattia è sempre, o quasi, di origine psicosomatica, io potrei applicare la legge dei simili (curare il male con lo stesso male), che è alla base della medicina omeopatica, non con un preparato omeopatico, ma con le parole. [...] A questo punto pensai che avrei potuto fare omeopatia verbale se, sciogliendo la metafora, avessi detto al paziente quale era il male morale che lo aveva portato alla malattia» (dalla prefazione).</ref>
 
== Malattie psicosomatiche ==
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* Santagostino, Paola: ''Che cos'è la medicina psicosomatica'', Urra, 2005
* Ellemberger, Henri: ''La scoperta dell’inconscio'', Boringhieri, 1976
* Rüdiger Dahlke, ''Malattia linguaggio dell'anima'', trad. it., Mediterranee, 1991
 
== Voci correlate ==