Claudio Massimo: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Probabilmente nato intorno al [[101|101 d.C.]], fu [[console romano|console]] nel [[144]]. Ricoprì la carica di [[governatore provinciale romano|governatore]] della [[Pannonia superiore]] negli anni [[150]]-[[154]],<ref name="GovernatorePanSup"/> e proconsole d'Africa nel [[158]]. Durante il proconsolato agì come giudice nel processo in cui [[Apuleio]] cercò di discolparsi dall'accusa di magia.<ref>Birley, Anthoney, [http://books.google.com/books?id=Gb2reK-3dkoC&printsec=frontcover&dq=inauthor:%22Anthony+Birley%22&source=bl&ots=eUcKl0fiQB&sig=SAC-7Ull2Qcx3Co94kQeSNm1P8s&hl=en&sa=X&ei=qpyHULWwMYyo8QSDwYGYCw&ved=0CCwQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false ''Marcus Aurelius: A Biography''], Psychology Press, 2000, pp. 96 ,ISBN 0-415-17125-3.</ref> La ''[[Historia Augusta]]'' cita Claudio Massimo come uno dei maestri stoici dell'imperatore romano, [[Marco Aurelio]]. E quest'ultimo cita la sua malattia e morte, insieme alla moglie, ''Secunda'', nei suoi ''[[Colloqui con se stesso]]''.<ref>[[Marco Aurelio]], [http://classics.mit.edu/Antoninus/meditations.8.eight.html ''Colloqui con se stesso''], VIII, 25.</ref> Se fu la malattia a provocarne la morte, egli dev'essere morto prima del 161.<ref>Smith, William, [http://books.google.com/books?id=WA1QAAAAcAAJ&pg=PA988&lpg=PA988&dq=Claudius+Maximus&source=bl&ots=MbDWL8bN_3&sig=y3mO2eAbjlnvWM5GVOuF1F65wHU&hl=en&sa=X&ei=u4KHUKuhB4Gk8QTw3YHwDQ&ved=0CFQQ6AEwBw#v=onepage&q=Claudius%20Maximus&f=false ''Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology''] by Various Writers, vol 2. John Murray, 1872, p. 988.</ref>
 
===Dove viene ricordato===
;Colloqui con se stesso
 
Nel primo libro dei ''colloqui con se stesso'', Marco Aurelio ricorda tutte le persone che ebbero su di lui una forte e benevola influenza. Viene menzionato un certo ''Massimo'', ultimo tra gli insegnanti di Marco e a cui è dedicata una delle più lunghe descrizioni del primo libro. Sembra che i primi insegnamenti di Massimo a Marco siano avvenuti durante il principato di [[Antonino Pio]]. Marco sostiene di aver appreso da Massimo tra le tante virtù quella dell'autocontrollo, dell'onestà, della gravità di carattere e della gentilezza.<ref>Marcus Aurelius, [http://classics.mit.edu/Antoninus/meditations.1.one.html ''Colloqui con se stesso''], I, 15.</ref> Egli descive Massimo come un saggio perfetto.
 
Più tardi, nei ''Colloqui'', Marco, quando riflette sulla sofferenza e sulla morte ricorda come Massimo abbia sopportato la malattia e la morte di sua moglie, senza lamentarsi. Egli prende questo come un modello di buon comportamento.
 
;Apologia
 
==Note==